Dalle false piattaforme di trading ai raggiri che colpiscono cuore e portafogli. In Valle d’Aosta le truffe online continuano a crescere e, a distanza di dieci mesi dal nostro precedente articolo, nonostante le diverse iniziative di prevenzione il bilancio è ancora più pesante: le sole truffe sentimentali hanno raggiunto un bottino complessivo di circa 800 mila euro in un anno.
Il fenomeno resta particolarmente insidioso perché, oltre al danno economico, mina la dignità personale e la fiducia in sé stessi. Vittime predilette sono spesso donne sole sopra i 50 o 60 anni, ma non mancano uomini caduti nella rete. Alcuni hanno perso poche centinaia di euro, altri si sono indebitati per migliaia o decine di migliaia, trascinando con sé familiari e amici. I casi sopra i 100 mila euro sono ormai più d’uno: la cifra più alta sottratta a una valdostana sfiora i 180 mila euro.
Il copione dei truffatori
Lo schema non cambia: i criminali costruiscono (o rubano) un profilo attraente – un uomo affascinante e di successo, o una donna elegante e rassicurante – che lavora all’estero in contesti prestigiosi, sempre in movimento e mai disponibile per una videochiamata. Il contatto avviene sui siti di dating ma sempre più spesso sui social. Dopo una fase di conquista emotiva, arrivano le richieste di denaro: prima piccole somme per motivi apparentemente plausibili (un viaggio, una spesa familiare urgente), poi importi sempre più alti per emergenze inventate di sana pianta.
Con l’uso dell’intelligenza artificiale, le messinscene diventano ancora più credibili, rendendo difficile per le vittime distinguere realtà e inganno.
Come riconoscere un raggiro
- L’interlocutore evita ogni incontro reale e rifiuta videochiamate improvvise.
- Dopo qualche tempo, compaiono problemi economici personali o familiari.
- Arrivano inevitabilmente richieste di prestiti, anche senza essersi mai visti di persona.
Come difendersi
- Limitare la condivisione di dati e informazioni personali sui social e sui siti di appuntamenti.
- Restare sulla piattaforma di incontro, evitando chat private o telefonate dirette.
- Verificare foto e identità con ricerche online.
- Non fornire mai dati bancari, copie di documenti o accessi a conti.
- Non inviare denaro né prestarsi a trasferirlo per terzi.
- Parlare della relazione con amici e familiari, chiedendo un parere esterno.
- In caso di sospetto o truffa, denunciare subito alla Polizia postale e avvisare la propria banca.