Nuovo, inatteso lutto tra i maestri di sci valdostani e della Valtournenche, dopo le improvvise morti di Chiara Arduino e di Paolo Proietti la scorsa settimana. Christian Herin, 44 anni, maestro di snowboard vortornen e direttore di disciplina della scuola di sci di Valtournenche, residente da alcuni anni ad Alassio, ha perso la vita a Loano (Savona) nella mattinata di oggi, lunedì 1 settembre, mentre era impegnato, insieme a un collega, nella sistemazione del tetto di un’abitazione con la tecnica dell’edilizia acrobatica (nella foto sotto, il valdostano al lavoro nel 2024).
Per cause ancora da accertare, Herin sarebbe precipitato nel vuoto durante la lavorazione. Inutile l’intervento dei volontari del soccorso con l’automedica del 118: per il 44enne non c’è stato nulla da fare. Il collega, rimasto ferito nell’incidente, avrebbe riportato solo lesioni lievi. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e il personale dell’Unità operativa di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro del Distretto di Finale, che stanno ricostruendo la dinamica dell’accaduto.
La tragedia riapre il dibattito sulla sicurezza nei cantieri. “Un’altra vita spezzata sul lavoro, a pochi giorni dalla tragedia di Castel Vittorio. Il tempo delle parole è finito: la Cisl è pronta a costituirsi parte civile perché questa strage quotidiana deve finire”, hanno dichiarato in una nota Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria, e Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria.
I due sindacalisti sottolineano come sia “inaccettabile limitarsi, ogni volta, a riunioni e proclami all’indomani dell’ennesima tragedia. Non servono più rituali e lacrime di coccodrillo: serve una vera terapia d’urto. La sicurezza deve diventare una priorità nazionale, un investimento e non un costo”.
“È del tutto evidente – concludono Maestripieri e Tafaria – che non si sta facendo abbastanza, nonostante i nostri continui appelli. Come Cisl e Filca siamo pronti ad andare fino in fondo in tutte le sedi opportune, anche giudiziarie”.