Cronaca | 13 agosto 2025, 19:44

Carcere di Brissogne, AVS interroga la Regione sulla morte di un giovane detenuto resa nota da Laprimalinea.it

Carcere di Brissogne, AVS interroga la Regione sulla morte di un giovane detenuto resa nota da Laprimalinea.it

La notizia della morte di un giovane detenuto nella Casa circondariale di Brissogne, avvenuta nella notte tra l’1 e il 2 agosto, era stata riportata poche ore dopo da Laprimalinea.it, che ne aveva rivelato i contorni, parlando di un probabile suicidio passato quasi sotto silenzio nell’opinione pubblica.

Ora la vicenda approda in Consiglio Valle grazie a un’interrogazione depositata l’8 agosto dalla consigliera regionale di Alleanza Verdi e Sinistra-AVS, Chiara Minelli (foto sotto). Nel testo, AVS ricorda che negli ultimi giorni il carcere di Brissogne è stato al centro di visite di esponenti politici nazionali, ma che “mentre l’attenzione politica è rinnovata, le condizioni di vita e di lavoro all’interno dell’istituto restano critiche”.

Minelli chiede alla Giunta Testolin se sia a conoscenza di quanto avvenuto nella notte tra l’1 e il 2 agosto e se il decesso sia da attribuirsi a suicidio o a un maldestro tentativo di autostordimento (il detenuto si è legato un sacchetto al collo e ha aspirato il gas di una bomboletta); quanti siano stati i detenuti morti negli ultimi due anni, con distinzione dei casi di suicidio e degli atti anticonservativi sventati; se il volontariato carcerario incontri difficoltà nello svolgere attività socio-ricreative; e se il Presidente della Regione, che ricopre anche le funzioni prefettizie, abbia avuto interlocuzioni con la direttrice del carcere.

Secondo AVS, negli ultimi dodici mesi nel carcere valdostano si sono verificati altri due decessi, oltre a tentativi di suicidio sventati. Nello stesso periodo si sono moltiplicati gli episodi di tensione che a maggio sono sfociati in una rivolta (anche questa portata alla ribalta dalla nostra testata): il personale della polizia penitenziaria segnala carenze organizzative e difficoltà nella gestione quotidiana, i detenuti protestano e i volontari denunciano un crescente disagio nella popolazione carceraria.

“La popolazione detenuta e le sue esigenze – afferma AVS – non possono essere ignorate o considerate di minore importanza rispetto a quelle di altri cittadini. È necessario un impegno reale delle istituzioni regionali per garantire un approccio riabilitativo e il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti”.

pa.ga.