Sicilia, isola di fuoco, fichidindia e frasi che tagliano come sciabole di luce.
Qui ogni proverbio è una sentenza scolpita nel tufo, un’eredità tramandata tra un’arancina (o un arancino…) e un caffè sotto il sole che non perdona. La saggezza popolare siciliana non cerca giri di parole: dice tutto, e lo dice forte. Tra fatalismo, ironia e un’irresistibile poesia della sopravvivenza, i proverbi dell’Isola raccontano più di mille saggi. Eccone una manciata, da gustare come un cannolo: croccanti fuori, profondi dentro.
"Avanti chi sacciu ca chi sapiva"
Traduzione: "È meglio dire non lo so....che dire se sapevo"
Morale: quando non si sa fare una cosa è bene dirlo
"La gatta fricalora fa li figli urbi"
Traduzione: La gatta frettolosa fa i gattini ciechi
Morale: la fretta è cattiva consigliera
"La matinata fa' la jurnata"
Traduzione: La mattinata fa la giornata
Morale: se ti organizzi bene fin dal mattino sarà così per tutto il giorno
Una delle celebrazioni più prestigiose della Sicilia è la Festa di Sant’Agata, dedicata alla patrona di Catania. Questa manifestazione è considerata la terza più importante al mondo in ambito religioso, dopo la Settimana Santa di Siviglia e la Festa del Corpus Domini a Cusco, in Perù. Si svolge in due momenti dell’anno: a febbraio, mese del martirio, e ad agosto, quando le spoglie della santa tornarono in una celebre provincia della regione. Le strade si trasformano in scenari suggestivi grazie a un’illuminazione spettacolare. Particolarmente affascinanti sono i cerei, imponenti strutture in legno decorate, e la vara, il tempietto argentato dedicato a Sant’Agata.
Degna di nota è anche la Festa di Santa Rosalia, celebrata a luglio nella 'capitale' della regione, Palermo. La processione parte dalla Cattedrale, attraversa Porta Felice e Piazza Marina, per poi ritornare alla Chiesa. Il carro, restaurato più volte nel corso degli anni, conserva la sua bellezza e ricchezza di decorazioni. Due eventi straordinari, che uniscono tradizione, fede e spettacolo.