Proverbi in lingua originale
1-Tande va a rezzole a l'acque affigne a qquanne se ne vene u maneche
2- Non sciupputanne n'giro ca m'bacce te vene
3-Non è ccurtiedde c'accide u puorche
In fondo alla pagina l'originale audio scaricabile in pdf in lingua originale e la traduzione, nonché il significato, dei proverbi
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Tradizione popolare
A Matera, il 2 luglio è il giorno della festa più importante della città, dedicata alla Madonna della Bruna, celebrata da ben 627 anni. Nel tempo, l’evento si è evoluto, integrando nuovi elementi, ma restando sempre profondamente radicato nella comunità materana. Conosciuto come "il giorno più lungo", il 2 luglio è dedicato alla Madonna della Bruna, la più venerata tra i Santi protettori della città, insieme a Sant’Eustachio. Le celebrazioni si concentrano nell’arco della giornata, ma i preparativi iniziano già l’anno precedente, subito dopo la festa. Uno degli aspetti più attesi è la creazione del carro trionfale in cartapesta, destinato a trasportare le statue della Madonna e del Bambino. Questo elaborato manufatto, frutto del lavoro di abili artigiani locali, può essere visitato già una settimana prima del grande giorno, per permettere a tutti di ammirarlo prima della sua distruzione rituale nella piazza centrale.
La festa prende il via all’alba con la tradizionale processione dei pastori, un momento caotico e festoso accompagnato da petardi e grande partecipazione, soprattutto di giovani. Il corteo attraversa sia i rioni storici che quelli moderni, terminando alla chiesa di San Francesco da Paola, dove viene celebrata la messa. Nel frattempo, i Cavalieri si preparano alla loro solenne missione: scortare le statue dalla Cattedrale alla chiesa di Maria Ss. Annunziata, nel quartiere di Piccianello, sede della fabbrica del carro. Al termine di questa fase, segue una pausa pomeridiana, solitamente dedicata al riposo. Nel tardo pomeriggio, la festa riprende con la collocazione della statua della Madonna sul carro, che viene poi scortato dai Cavalieri e da una folla entusiasta verso la Cattedrale, percorrendo il tragitto inverso rispetto al mattino. Qui, la statua viene ricollocata al suo posto, in attesa dell’evento più emozionante della giornata: lo ‘strazzo’ del carro, ossia la sua distruzione.
Il corteo inizia la sua discesa verso Piazza Vittorio Veneto, dove una folla impaziente lo attende per partecipare allo smembramento del carro, un momento di forte tensione e grande entusiasmo. La giornata si conclude con spettacolari fuochi d’artificio, chiudendo un rito secolare che ogni anno rinnova la devozione e l’identità della città.