Sulle vette estreme della viticoltura italiana, oltre i 1.000 metri di altitudine, soffia un vento di rinnovamento. Il Consorzio Vini Valle d’Aosta passa il testimone a una nuova generazione: Nicolas Bovard, classe 1996 e volto della Cave Mont Blanc, è stato eletto presidente. Al suo fianco, in qualità di vicepresidente, il 36enne André Gerbore, della Cave des Onzes Communes.
Il Consorzio – che riunisce 48 aziende del territorio e rappresenta il 97% della produzione DOC valdostana, con oltre 1,8 milioni di bottiglie l’anno – guarda al futuro puntando su entusiasmo, competenza e radicamento. I giovani, veri custodi della memoria agricola e interpreti moderni della viticoltura eroica di montagna, sono ora chiamati a guidarne l’evoluzione.
Accanto a Bovard e Gerbore, il nuovo direttivo (foto sotto) include nomi di rilievo del settore: Hervé Grosjean (Grosjean Vins), Patrick Ronzani (Institut Agricole Régional), Matteo Barmaz (Di Barrò), Elio Chatrian (Crotta di Vegneron), Luciano Zoppo Ronzero (Pianta Grossa), Vincent Grosjean (Les Ecules) e Marco Martin (Lo Triolet). Un mix equilibrato di esperienza, innovazione e passione.
Tra le priorità della nuova governance:
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tutela e valorizzazione della denominazione Vallée d’Aoste DOC
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vigilanza sull’uso corretto delle denominazioni d’origine
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collaborazione scientifica per affrontare le sfide del cambiamento climatico
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confronto costruttivo con la Regione per politiche di sostegno al comparto vitivinicolo
Costituito ufficialmente nel marzo 2022, il Consorzio prosegue il cammino avviato da Vival – Viticoltori Valdostani, confermandosi uno strumento operativo e strategico per affrontare le sfide dei mercati globali senza dimenticare le radici alpine che nutrono ogni vite.
Un ringraziamento sentito è stato rivolto al presidente uscente Vincent Grosjean e ai consiglieri Giulio Corti, Alessandro Jans ed Ermes Pavese, per la dedizione e l’impegno dimostrati in questa fase fondativa del Consorzio.
red.laprimalinea.it
