Eventi e appuntamenti | 20 giugno 2025, 20:00

Donato Savin in mostra al Forte di Bard col progetto 'Stele'

Donato Savin in mostra al Forte di Bard col progetto 'Stele'

L’ultima parte della strada interna che porta alla sommità del Forte di Bard si anima dal 28 giugno al 31 dicembre con le opere dello scultore valdostano Donato Savin. La mostra presenta una selezione di 30 sculture del progetto 'Stele' avviato dall’artista alcuni anni fa: si tratta di rocce posizionate su essenziali basi di ferro che ben si integrano con la maestosità delle grandi murature e creano un’inedita esposizione en plein air.

La mostra, curata da Aldo Audisio in collcaborazione con l’Associazione Forte di Bard, dove verrà inaugurata sabato 28 giugno alle ore 11, propone un inedito allestimento dopo una serie di importanti esposizioni in Italia e all’estero.

"Toccare la roccia, sentirla con le mani e poi modificarla, è un modo per estraniarsi dal mondo. Liberarsi e sognare, far rivivere tante cose che ho appreso da bambino osservando i montanari. Un mondo di cui sono parte che, con le mie opere, cerco di perpetrare nel futuro, rinnovandolo". Da questa affermazione nasce la relazione tra lo scultore e il suo mondo di pietra: vacche, pecore, uccelli e animali selvatici, frutto del rapporto privilegiato con la natura e il Parco del Gran Paradiso.

Donato Savin, giovanissimo, visitando la Fiera di Sant’Orso ad Aosta, scopre l’artigianato tradizionale, ricco di espressioni artistiche. Sceglie un suo percorso e si avvicina alla pietra che scolpisce instancabilmente. Nel 1987 partecipa alla stessa Fiera e vince uno dei prestigiosi premi. È l’inizio della sua carriera.  

Donato Savin è uno dei più famosi artisti valdostani, un artigiano contemporaneo che interpreta e rivisita le rocce delle sue montagne con molti tipi di realizzazioni, ma soprattutto con le sue Stele. Una reinterpretazione di una dimensione ancestrale, palpabile nell’aria della sua Valle d’Aosta, dove vive e lavora a Cogne, in frazione Epinel.

"L’idea della Stele mi venne ad Aosta al Museo Archeologico – racconta Savin - vidi in quelle forme di rocce allungate Dèi di pietra e iniziai a cercare pezzi di scisti di quel tipo, cosparsi di licheni. Le mie opere restano aperte ad ogni interpretazione. Io vedo degli Dèi, specialmente femminili, che salgono verso l’alto; quando non ci sarò più, saranno i testimoni del mio passaggio nella vita terrena".

Nella loro essenziale verticalità, nel protendersi verso il cielo, le Stele riaffermano prepotentemente la loro provenienza. I verdi acidi dei licheni si mescolano e contrastano con le venature del marmo, la porosità della pietra, le sue lievi asprezze, i solchi sottili ci raccontano la composizione minerale della roccia.

"Siamo lieti di presentare ai tanti visitatori che ogni giorno percorrono il camminamento interno del Forte di Bard questo iconico progetto firmato da Donato Savin, maestro dell’artigianato contemporaneo che interpreta e rivisita le rocce delle sue montagne in modo essenziale – spiega la Presidente del Forte di Bard, Ornella Badery -. Le rocce di Savin creano un potente dialogo con le pietre del Forte e si fondono con armonia nel paesaggio circostante creando un itinerario artistico ricco di suggestione".  

La realtà alpina si declina al Forte di Bard attraverso la valorizzazione di questa profonda connessione tra arte, spiritualità e natura e, dal 28 luglio 2025, e per tutta l’estate, a Cogne nella mostra diffusa 'Donato Savin. La vita attorno a me' organizzata da Fondation Grand Paradis nell’ambito del 28° GPFF – Gran Paradiso Film Festival. L'accesso alla mostra è incluso nel biglietto di ingresso al Forte di Bard.

red.laprimalinea.it - info Forte di Bard