Politica | 10 giugno 2025, 14:52

'Cinque minuti per distruggere trent’anni; etica vero capitale delle imprese' VIDEOINTERVISTA

Integrity Day, tavola rotonda alla Cas; Argirò (Cva), 'il rispette delle regole per noi è un mantra'; Ceccanti (procuratore capo di Aosta), 'etica delle imprese non deve essere velletaria'

Da sn il procuratore capo di Aosta, Luca Ceccanti e l'ad di Cva, Giuseppe Argirò

Da sn il procuratore capo di Aosta, Luca Ceccanti e l'ad di Cva, Giuseppe Argirò

"Una reputazione, una carriera seria costruite in 30 anni di duro lavoro possono crollare in cinque minuti per un'azione sbagliata. Ecco perché mi sento di dire che senza integrità un'impresa non può andare lontano". Con queste parole, l’amministratore delegato di Cva, Giuseppe Argirò, ha espresso uno dei messaggi più intensi dell’Integrity Day, l’incontro promosso da Confindustria Valle d’Aosta e ospitato lunedì pomeriggio nella Piccola Fucina della Cogne Acciai Speciali di Aosta.

Un evento dedicato a un tema tanto etico quanto economico: 'Integrità, trasparenza e contrasto alla corruzione: un volano per le imprese'. Perché oggi – è emerso chiaramente dalla tavola rotonda – essere etici non è solo una questione di coscienza individuale: è una strategia di sopravvivenza e sviluppo aziendale.

A ribadirlo, accanto ad Argirò, anche la padrona di casa Monica Pirovano, direttore generale di Cogne Acciai Speciali: "L’integrità non è una maschera da indossare. È un impegno quotidiano. Per questo abbiamo avviato la certificazione Iso 37001 contro la corruzione. Rispetto delle regole significa anche sicurezza, e responsabilità verso chi lavora con noi e per noi. Produciamo acciaio che viaggia per il mondo, dobbiamo essere affidabili e trasparenti".

Argirò ha anche sottolineato che per Cva "il rispetto delle regole è un mantra, è un valore enorme, occorre avere una reputazione credibile di fronte alle controparti".

Sul palco, a confrontarsi su questi temi, c’erano anche il questore di Aosta Gianmaria Sertorio, la vicepresidente per la Transizione ambientale di Confindustria Lara Ponti e Barbara Graffino, alla guida dei Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino.

Il presidente di Confindustria VdA, Francesco Turcato ha portato i saluti istituzionali – anche a nome del sottosegretario Andrea Delmastro, assente per impegni di governo – e ha passato il testimone al presidente della Giunta, Renzo Testolin, che ha aperto ufficialmente il confronto.

Ma è stato il procuratore capo di Aosta, Luca Ceccanti, a introdurre una nota più realista, quasi a voler frenare ogni eccesso di entusiasmo:
"Le imprese possono anche costruire un sistema etico, ma resta velleitario se a monte non c’è un lavoro politico", ha detto. E ha aggiunto: "Il nostro ordinamento è attrezzato per colpire gli illeciti, anche quelli commessi in ambito societario. Ma la vera forza sta nel prevenire. Le aziende possono diventare un primo presidio virtuoso, affiancando l’azione penale con una governance etica solida".

Sul piano operativo, ha aggiunto il questore Sertorio, è fondamentale che le imprese non si sentano soggetti passivi nei confronti dello Stato: "La prevenzione è il nostro pane quotidiano, e le aziende non devono temerla. Anzi: fare rete, confrontarsi, sviluppare sinergie con le istituzioni significa creare un ecosistema sano, in grado di reagire con forza e rapidità alle devianze. Parlare di questi temi è già un passo avanti, perché stimola consapevolezza e responsabilità condivisa".

Un messaggio forte e chiaro: l’etica non è un lusso. È il pilastro invisibile che sostiene la credibilità, la reputazione e il futuro delle imprese.

QUI IL VIDEOINTERVENTO DELL'AD DI CVA GIUSEPPE ARGIRO'

pa.ga.