Nella riunione di oggi martedì 10 giugno, la Terza commissione consiliare regionale 'Assetto del territorio' ha espresso parere favorevole a maggioranza, con l'astensione dei gruppi Lega VdA, RV e PCP, sul Piano di tutela delle acque della Valle d'Aosta-Pta 2030.
Nel corso della seduta sono stati auditi, oltre all'assessore ai Lavori pubblici, Territorio e ambiente Davide Sapinet, i principali portatori di interesse, tra cui i rappresentanti delle associazioni ambientaliste e dei produttori di energia idroelettrica.
"Il parere odierno rappresenta un passaggio fondamentale nel percorso di approvazione del nuovo Piano, un documento strategico che guiderà la gestione della risorsa più preziosa del nostro territorio per i prossimi anni - dichiara il presidente della Commissione, Albert Chatrian (UV) -. Il Pta 2030 non è un semplice adempimento normativo, ma il frutto di un lungo e approfondito percorso che ha visto la stretta sinergia tra le strutture dell'Amministrazione regionale e la Commissione, con un unico obiettivo di dotare la Valle d'Aosta di una politica integrata e sostenibile per la tutela delle acque".
"Un elemento qualificante dell'intero processo è stato il metodo di lavoro adottato, basato sulla massima condivisione e partecipazione - aggiunge -. Il Piano è nato da un percorso articolato che ha previsto forum pubblici, tavoli tecnici e una costante consultazione per coinvolgere attivamente tutti gli attori del territorio: istituzioni, associazioni, imprese e cittadini. La fase finale di consultazione pubblica, svoltasi tra aprile e maggio 2025, ha ulteriormente arricchito il documento. Sono state ricevute e attentamente esaminate numerose osservazioni qualificate, che hanno permesso di affinare le norme e le misure contenute nel Piano".
"Questo Piano - prosegue il Presidente - trova un equilibrio tra la necessaria tutela dell'ambiente e il sostegno alle nostre attività economiche, come l'agricoltura e l'energia pulita. Il Pta 2030 è una mediazione che unisce protezione ambientale e sviluppo sostenibile: sia i produttori che le associazioni ambientaliste hanno riconosciuto questo equilibrio. I produttori hanno confermato che il Piano bilancia le esigenze delle imprese con la tutela dell'acqua, definendo regole chiare per i progetti futuri. Le associazioni ambientaliste, pur confermando le osservazioni già esaminate, hanno a loro volta riconosciuto la validità dei principi e degli obiettivi del documento".
"Con l'approvazione di questo Piano, che sarà portato all'attenzione del Consiglio in programma il 18 e 19 giugno, non si conclude un percorso, ma se ne avvia uno nuovo: quello dell'attuazione - specifica Chatrian -. Attraverso i nuovi strumenti di governance previsti, come la Cabina di regia, continueremo a operare con il metodo della condivisione, perché siamo convinti che la tutela dell'ambiente sia la condizione imprescindibile per uno sviluppo duraturo e di qualità. Questo Piano rappresenta una grande assunzione di responsabilità verso le generazioni future, a cui abbiamo il dovere di consegnare un patrimonio idrico sano, vitale e gestito con saggezza".