Permane sulla Valle un velo di foschia, ma in progressivo dissolvimento, causato dalle polveri sottili sprigionate dagli incendi boschivi in Canada. Tali polveri hanno determinato nei giorni scorsi il superamento dei valori limite del PM10 in Valle d’Aosta. Tuttavia, secondo quanto precisato dall’Arpa regionale, il rischio per la salute della popolazione resta contenuto: si tratta infatti di particelle naturali, potenzialmente fastidiose solo per soggetti particolarmente sensibili o allergici a pollini e polveri.
Alle ore 11 di oggi, le centraline di monitoraggio dell’Arpa situate ad Aosta-Plouves e a Donnas segnalano concentrazioni comprese tra i 50 e i 60 µg/m³, con una tendenza alla diminuzione nelle ultime ore. La normativa prevede un limite giornaliero per il PM10, calcolato come media sulle 24 ore, pari a 50 µg/m³. Nella giornata di ieri, le medie giornaliere nelle due stazioni risultavano entrambe oltre tale soglia.
Dalle misurazioni verticali del profilo delle polveri, emerge un assottigliamento dello strato alle quote più elevate, segnale che lascia prevedere un graduale esaurimento del fenomeno.
Ma un nuovo evento è atteso: per giovedì è previsto l’arrivo in Valle di una nube di sabbia sahariana, un episodio già osservato in passato e non raro alle nostre latitudini.