Per un difetto di notifica, è stata rinviata al prossimo 22 settembre l'udienza preliminare al tribunale di Aosta a carico di un 46 aostano accusato di furto con strappo e violenza sessuale.
In base alla ricostruzione dei fatti operata dalla polizia, una notte di febbraio del 2024, approfittando dello stato di ebbrezza di una ragazza molto più giovane di lui, l'indagato l'aveva aggredita strappandole la borsetta di mano e appropriandosi del denaro contenuto nel suo portafoglio. Non contento, "con minaccia e violenza, ovvero abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa", si legge nel capo di imputazione, aveva costretto la vittima a subìre atti sessuali, impedendole con la forza di potersi difendere o di chiedere aiuto.
L'uomo è difeso dai legali Matteo Renzulli e Federico Fornoni; la parte lesa è assistita dall'avvocato Marco Negrini, del foro di Monza.
Le indagini coordinate dalla Procura erano iniziate dopo la denuncia della vittima e sono state condotte dalla Squadra mobile della Questura del capoluogo valdostano.