Ambiente | 21 maggio 2025, 11:43

Il buco dell'ozono, dal giorno della scoperta ad oggi

Scoperto 40 anni fa, ha rappresentato una delle più gravi crisi ambientali degli ultimi decenni, ma anche uno dei pochi casi in cui la risposta globale ha portato a risultati positivi

Il buco dell'ozono, dal giorno della scoperta ad oggi

Nel maggio del 1985, esattamente 40 anni fa, gli scienziati scoprirono una drammatica riduzione dello strato di ozono sopra l'Antartide, causata principalmente dall'uso dei clorofluorocarburi (CFC), sostanze chimiche presenti in spray, refrigeranti e altri prodotti industriali. La notizia, pubblicata per la prima volta il 16 maggio 1985 su Nature, destò grande preoccupazione, poiché lo strato di ozono è fondamentale per proteggere la Terra dai raggi UV dannosi.

La comunità internazionale reagì con il Protocollo di Montreal (1987), un accordo storico che prevedeva la progressiva eliminazione dei CFC,  grazie al quale e agli sforzi globali, il buco dell'ozono ha iniziato a ridursi.

Secondo le previsioni degli scienziati, potrebbe tornare ai livelli pre-1980 entro il 2060. Tuttavia, alcune minacce rimangono, come l'emissione di nuove sostanze chimiche e il cambiamento climatico, che potrebbe influenzare il processo di recupero. 

 

red.laprimalinea.it