"Le reticenze riguardo alla personalizzazione e alla tracciabilità dei dati riservati di Cva, espresse da alcuni consiglieri e rinvenibili nei verbali di Quarta Commissione del 2 maggio scorso, ci fanno sorgere dubbi importanti: una nuova allerta su questo delicato dossier". E' quanto sostiene la Lega VdA in una nota diffusa questa mattina,
"La storia della nostra Nazione dimostra, purtroppo - prosegue la nota - che attacchi alle imprese pubbliche possono essere eterodiretti da gruppi industriali interessati alla competizione: ad un osservatore attento non sfuggirà che questa ipotesi è apparsa in almeno un editoriale sulla stampa locale, segno che qualche indiscrezione potrebbe già circolare.Inoltre vi possono essere gruppi privati locali interessati alla compravendita di asset aziendali pubblici, magari sotto costo dopo che l'azienda viene delegittimata con una gogna mediatica orchestrata dalla stessa politica che mira al suo smembramento.Cui prodest, dicevano i latini? A chi potrebbe giovare tutto ciò?In una cornice di questo tipo, è chiaro che sussiste la possibilità di spionaggio industriale, nel quale la politica può rappresentare il perfetto cavallo di Troia".
Ecco perché, secondo la Lega, "i tentativi di rendere più larghe le maglie del tracciamento personale nell'utilizzo di dati riservati riguardanti CVA potrebbe indicare manovre sospette, che vanno rapidamente messe in luce. Nella Commissione d'urgenza di oggi chiederemo quindi di applicare tutti gli accorgimenti segnalati da INVA per garantire la massima sicurezza prevista in questi casi: crittografia della chiave USB, applicazione filigrana, attivazione limitazioni sui documenti PDF.
Ci auguriamo che il Presidente della IV Commissione mantenga la linea di prudenza e fermezza mantenuta fino ad ora, unico all'interno di un Partito di maggioranza che pare schizofrenico e dilaniato da conflitti interni.Fin dalle audizioni sui piani industriali, per senso di responsabilità la Lega Vallée d'Aoste ha optato e votato per la massima riservatezza a tutela delle informazioni possedute dall'azienda.Pur essendo contrari ad una risoluzione potenzialmente foriera di gravi responsabilità per coloro che l'hanno votata, in quanto si deve sempre evitare di configurare un’azione di direzione e coordinamento "de facto" da parte della Regione, sempre per senso di responsabilità avremmo ricevuto i dati per poter svolgere il nostro lavoro di commissari.
Ma le volontà emerse nelle audizioni del 2 maggio, chiare nella richiesta di ottenere materiale riservato e tutelato dalla legge - come specificato dalla lettera di Finaosta - senza tracciabilità, adducendo possibili complotti a danno degli eletti o di "fogli lasciati nei bar" con i nomi dei Consiglieri, ci ha messo in guardia.Il nostro gruppo, con nota agli uffici del 7 maggio, ha già rinunciato all'ottenimento del materiale riservato previsto dalla risoluzione.
Come Gruppo consigliare chiederemo invece un incontro con la società, in condizioni di massima tutela dei dati riservati, per avere ragguagli dettagliati e poter fare domande specifiche a riguardo delle ultime notizie apparse a mezzo stampa.Insieme a ciò, il nostro Gruppo attende riscontro ai numerosi accessi agli atti che abbiamo fatto partire nelle scorse settimane. Ci sono punti ancora oscuri che i Valdostani meritano di conoscere".