L'Osservatorio sulla demografia delle imprese nelle città italiane di Confcommercio, giunto alla decima edizione, rivela uno scenario "che richiede immediata attenzione" si legge in una nota di FIPE Confcommercio VdA.
Tra il 2012 e il 2024, il panorama commerciale italiano ha subito una significativa trasformazione, con la scomparsa di quasi 118.000 negozi al dettaglio e 23.000 attività di commercio ambulante a livello nazionale. In Valle d'Aosta, i dati mostrano un quadro particolarmente critico per il commercio al dettaglio, con un calo del 30% nei centri storici e del 24% nelle aree non centrali.
In controtendenza, il settore dell'ospitalità e della ristorazione ha registrato una crescita significativa: +16% nei centri storici e +19% nelle zone periferiche. Il fenomeno della desertificazione commerciale colpisce particolarmente le regioni del Nord Italia, mentre il Centro-Sud mostra una maggiore resilienza.
Per contrastare questa tendenza, il progetto Cities di Confcommercio propone un piano d'azione articolato in cinque punti chiave:
- Rigenerazione dello spazio pubblico e dei quartieri
- Mobilità e logistica sostenibili per la città di prossimità
- Patti locali per la riapertura dei negozi sfitti
- Gestione partecipata e collettiva delle città
- Politiche per il commercio locale più efficaci grazie all'uso di tecnologie digitali.
"I dati dell'Osservatorio ci mostrano una realtà che richiede interventi immediati e strategici - commenta Graziano Dominidiato (foto sopra), Presidente FIPE Confcommercio VdA -. Se da un lato la crescita del settore turistico-ricettivo rappresenta un segnale positivo per la nostra economia regionale, dall'altro la significativa riduzione delle attività commerciali nei centri storici richiede un'azione coordinata e decisa. Le proposte del progetto Cities rappresentano una base concreta per invertire questa tendenza e rivitalizzare il tessuto commerciale valdostano, preservando l'identità dei nostri centri urbani e sostenendo l'economia di prossimità".