Un disco ottimista, nonostante il dolore. Un disco che urla vita, pur nominando la morte. Pieno di contenuti e concetti, perché, diciamocelo, i cantautori come Brondi sono rimasti gli ultimi veri creator dell’anima.
Le parole sono in primo piano, con la voce intensa di Brondi che attraversa la superficie e si fa strada tra le domande e le paure di un ordinario abitante del mondo di oggi.
La title track
'Un segno di vita' sembra richiamare il presente “Bombardano, bombardano e tutti guardano, non arrivano le provviste, non arrivano le voci e le promesse, solo luci di stelle fisse che parlano di pace e di apocalisse” immersi come siamo in minacce nucleari, guerre vicine alle nostre quiete case e genocidi che consumano le speranze di migliaia di bambini.
Nessun dogma, ma tanta poesia anche nel 'Fuoco dentro' con la voce di Nada a intersecare quella di Vasco. Un disco che ricerca la noia, il desiderio fragile di un sentimento che fugga dall’avere. Un disco di persone che rivendicano i loro sogni rivoluzionari, che resistono, che non smettono di farsi domande, nonostante la stanchezza.
'Dammi il coraggio di sorridere di un sogno se non si può esaudire' potrebbe banalmente essere la preghiera che chiude un cammino fatto di speranze, oltre che la fine di un disco che mi porterò dentro per tanto tempo.
Trovatevi uno spazio, prendetevi del tempo, datevi il modo di ascoltare 'Un segno di vita' di Vasco Brondi.
A cura di Paolo Fassino- SpazioMusica, Aosta
--------------------------------------------------------------------------------------------
Paolo Fassino all'interno del suo negozio svolge anche riparazioni e vendita di pc portatili e fissi.
Per consultare altre recensioni musicali cliccate a dx della home page nella rubrica "Dal Vinile al Cuore" o nel box collegato a fondo pagina.
Visitate la nostra pagina facebook https://www.facebook.com/laprimalinea.it