Cultura | 08 agosto 2024, 07:43

L'antinazionalismo di Moni Ovadia sul palco di Etétrad VIDEOINTERVISTA

L'antinazionalismo di Moni Ovadia sul palco di Etétrad VIDEOINTERVISTA

Suo padre di origine greco-turca, sua madre serba. Lui autentico cittadino del mondo libero. Moni Ovadia, poliedrico artista e scrittore, promulgatore del 'teatro musicale' e portabandiera della comunione tra i Popoli ha infiammato il pubblico di Etétrad nel concerto di apertura della manifestazione la sera di mercoledì 7 agosto a Tzantì de Bouva di Fénis al fianco di Ziad Trabelsi, musicista, cantante e compositore tunisino insieme ai Carthage Mosaik (foto in home durante il concerto e in basso) di Paolo Rocca (clarinetto e sax), Simone Pulvano (percuoteria) e Matteo Bultrini (batteria).

Suoni del mondo e dal mondo, per un'ora e mezza di concerto inaugurale di una manifestazione considerata a buon titolo tra i più importanti e acclamati raduni di appassionati di musiche Trad e di sperimentazioni sonore non solo in Europa. Più volte dal palco di 'Etétrad' Moni Ovadia ha ricordato come i nazionalismi siano "il paradigma della stupidità" e come invece la musica stessa, le canzoni che circolano liberamente fra i diversi Stati in una sorta di 'multiproprietà culturale'  siano la dimostrazione che l'Uomo è uno solo ovunque, che le differenze sono soltanto sfaccettatture arricchenti di una sola realtà umana. 

In cartellone di Etétrad, 22 concerti su quattro diversi palchi. Tra i protagonisti musicali ci saranno i i Violons Volants, i bretoni Startijenn, Patrick Bouffard, star indiscussa della ghironda, i francesi La Machine, Groove Factory, i Trouveur Valdotèn assieme al trio sperimentale Estremìa, i Trimbal, i Ponente Folk Legacy, Grama Tera, Filippo Gambetta "Maestrale", Roger Moure, La Paranza del geco, il duo Claranbaux-Geerinck, Sussurri, Trioblique, Mox e Queyras Factory. L'intero programma sul sito www.etetrad.org .

QUI LA VIDEOINTERVISTA A MONI OVADIA DOPO IL CONCERTO A FENIS

 

pa.ga.