"Oggi lottiamo contro lo spopolamento delle montagne, dobbiamo convivere con situazioni di disagio, come smottamenti e frane frequenti. Il territorio è qualcosa da preservare quotidianamente e noi valdostani lo sappiamo bene, abbiamo comunità di 200-300 persone che vivono in cima alle vallate". Lo ha detto ieri il presidente della Giunta, Renzo Testolin, durante il convegno "Energia rinnovabile al servizio del territorio e impatto climatico nelle aree montane: soluzioni locali per lo sviluppo sostenibile europeo", organizzato dalla Commissione Enve del Comitato delle Regioni, in collaborazione con la Regione Valle d'Aosta.
"La nostra è una comunità piccola di dimensioni - ha aggiunto - ma che vuole essere interessante sotto altri punti di vista. La nostra realtà si trova al centro delle Alpi, con delle caratteristiche particolari e con gli oneri della conservazione del suo contesto naturalistico importante. Sul nostro territorio esistono circa il 33% delle aree protette, in linea con quanto richiesto a livello europeo".
Secondo Testolin, "occorre creare un percorso per tutelare l'ambiente e l'energia pulita, nell'ultimo decennio l'energia idroelettrica è diventata punto di riferimento tra le energie rinnovabili e i territori che la producono possono essere i gestori di questa energia, credo che questo sia un po' il mantra da portare in Europa: la forza che i territori possono avere sul loro territorio".
Luca Mercalli, climatologo e presidente della Società meteorologica italiana, ha sottolineato: "Il cambiamento climatico c'è sempre stato, è vero, ma è la prima volta che un cambiamento climatico così rapido e intenso avviene su una società complessa fatta di 8 miliardi di persone. Siamo più vulnerabili rispetto a un piccolo villaggio del Neolitico, in cui gli abitanti non capivano i cambiamenti, li subivano, ma erano più resilienti, potevano spostarsi, erano dei nomadi".