Attualità | 29 aprile 2024, 07:20

Contro le frane sulla Statale 26 a Donnas un progetto c'è già

Contro le frane sulla Statale 26 a Donnas un progetto c'è già

E' nei cassetti dell'Anas e della Regione Valle d'Aosta, il progetto emesso nel giugno 2015 per la realizzazione di una 'variante su strada Statale 26 in galleria all'abitato di Bard dal km 54+150 al km 55+800, nell'area sovrastata dal versante roccioso da cui è caduta la frana la notte tra sabato e domenica scorsi.

Pensata per ridurre al massimo la pericolosità del versante senza impattare sulla fluidità del traffico, progettata da Anas - con l'assistenza dello studio Sitec Engineering di Aosta, So.Tec di Torino, ingegner Giuseppe Zinghinì di Aosta e  geologo Davide Bolognini di P.S. Martin - l'opera prevede "lo scavalcamento del canale idroelettrico CVA e della linea ferroviaria Chivasso-Aosta, con viadotti e scatolari, la realizzazione di una nuova rotatoria e di una galleria monofornice con sviluppo pari a circa 1742,44 metri e con sbocco nella rotatoria esistente, all’ingresso del Comune di Hône".

Il nuovo tracciato consisterebbe "nella realizzazione di un nuovo viadotto che si distacca da quello esistente, nello specifico dal Km 54 + 150 della strada Statale 26".

Il viadotto, prevede il progetto,  "è realizzato tramite due campate di eguale lunghezza ciascuna pari a 34 metri (...) Particolare attenzione verrà posta nella realizzazione di questo elemento strutturale (...)". Nell'elaborazione progettuale, gli ingegneri di Anas e Sitec hanno valutato ma poi escluso soluzioni alternative. Bocciata l'idea di un tracciato in variante della Statale 26 completamente in galleria, con imbocco lato Torino al Km 54+150 e lato Aosta al Km 55+800, soprattutto perché "non è funzionale, in quanto non risolve l'accesso al Borgo di Bard, e le criticità di natura geologica derivanti dall'instabilità delle pareti sul versante orografico sinistro a valle del Forte". Inoltre "l'andamento altimetrico interferisce, in maniera significativa, con la linea ferroviaria in galleria e con il canale di adduzione della Centrale idroelettrica". Un'altra soluzione scartata valutava l'accesso in galleria al km 53+200 (praticamente dov'è caduta la frana sabato notte) prima del bivio di accesso alla Strada Romana, per uno sviluppo in galleria di circa 2.160 metri. Questa ipotesi però "non risolve il problema dell'accesso al borgo di Bard; interferisce fortemente con il tratto della strada romana, che è tra i più significativi della Valle d'Aosta (Pierre Taillée) e con gli interventi realizzati nel 2012 da parte di FINBARD per la riqualificazione delle aree (camminamenti, piazzali ecc.)".

Infine, i quantitativi del materiale di risulta dello scavo in galleria, vista la lunghezza, sarebbero significativamente incrementati rispetto a quelli del progetto deciso da Anas e che però finora è rimasto soltanto sulla carta. 

 

 

 

 

 

pa.ga.

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