Cronaca | 07 aprile 2024, 22:58

Sul giallo di La Salle, l'ombra del 'furgone rosso che rapisce le ragazze'

Sul giallo di La Salle, l'ombra del 'furgone rosso che rapisce le ragazze'

Lo hanno notato in diversi: un furgone rimasto parcheggiato almeno due giorni nella piazzetta del ponte sulla statale 26, poco prima dell’inizio del sentiero. Ma c'entra davvero qualcosa, quel furgone rosso (color bordeaux, borgogna, o tonalità simili) con la morte della giovane ancora senza nome trovata morta con profonde ferite sull'addome nella chiesetta dell'abbandonato villaggio Equilivaz a La Salle?. La ragazza, senza documenti né telefono cellulare, di età presumibile tra i 20 e i 25 anni, non è deceduta a causa di un malore e anche l'ipotesi del suicidio appare assai remota. L'autopsia del medico legale Roberto Testi verrà completata martedì e presto saranno anche disponibili i test tossicologici sulla vittima. 

Coordinati dal pm Manlio D'Ambrosi, i carabinieri di Aosta non hanno tralasciato l'indizio del furgone rosso, pista certamente da seguire e dotata di forte suggestione, non fosse altro perché la notizia di un 'furgone rosso che rapisce le ragazze' aveva allarmato qualche mese fa - ottobre 2023 - i residenti del popoloso quartiere romano di Prima Porta.

Leggenda metropolitana o concreta minaccia?

"Ho sentito un uomo gridare da quel furgone rosso. Diceva 'prendila, prendila'. Mi sono terrorizzata e ho cominciato a correre". Così aveva scritto G.U. 22 anni (più o meno la stessa età della vittima di La Salle), nella sua denuncia ai carabinieri. La ragazza, mentre i suoi genitori erano entrati a fare la spesa in un supermercato, era rimasta fuori per far bere il cane a una fontana. "Ero sul marciapiede - aveva raccontato prima ai poliziotti di una Volante giunti sul posto e poi ai militari dell'Arma - quando si è affiancato un furgone rosso, hanno aperto il portellone. Dentro c’erano due persone e ho sentito che uno dei due diceva: 'prendila prendila'. Io mi sono spaventata, ho preso in braccio il cane e sono fuggita correndo verso il supermercato per raggiungere i miei genitori". La ragazza aveva poi precisato che dal furgone rosso non era sceso nessuno. Nella sua denuncia aveva raccontato del tentato furto della borsa (ulteriore suggestione analogica: la giovane trovata morta era senza borsa né zaino): i carabinieri avevano visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza del supermercato senza trovare il furgone rosso, che poteva però non essere mai entrato nelle inquadrature degli obiettivi. Sul web erano spuntati  'testimoni' che però con i loro racconti avevano reso ancor più ingarbugliato l'accaduto. "Era presente il mio compagno e lui ha visto la scena, hanno tentato di rapire una ragazza ma tra il divincolarsi di lei e le urla della madre non sono riusciti nell’intento", aveva scritto una giovane. La presunta vittima del tentato rapimento, però, aveva raccontato uno svolgimento dei fatti ancora diverso.

Insomma, il 'furgone rosso che rapisce le ragazze' è una minaccia reale o una leggenda metropolitana? E quello che a ottobre era a Roma è lo stesso dell'Equilivaz? Difficilissimo.

pa.ga.