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Di razza caucasica quindi bianca, ma forse cittadina straniera; sul corpo ferite compatibili con una lama (ma non è dato sapere se si tratta di tagli recenti e comunque potrebbe essersele procurate anche con una pietra tagliente); età presumibile dai 20 ai 30 anni; vestita con abiti sportivi ma non necessariamente adatti a un'escursione; sprovvista di telefono, documenti e portafogli (perché non li aveva con sé o perché qualcuno li ha portati via?); il corpo era in posizione fetale e accanto c'era del cibo.
Questo è tutto che per ora si sa della donna trovata morta nel pomeriggio di venerdì 5 aprile da un escursionista lungo il sentiero di Equilivaz a La Salle, decesso sulle cui circostanze indagano i carabinieri del Reparto operativo di Aosta coordinati dal pm Manlio D'Ambrosi. L'autopsia sul corpo della giovane sarà eseguita lunedì 8 aprile.
Il corpo era all'interno della cappella dell'Equilivaz, villaggio disabitato in seguito a una frana di diversi decenni fa, che si può raggiungere a piedi dalla statale 26 in corrispondenza dell'omonimo ponte, a circa 850 metri di quota.
Nel luogo del rinvenimento e sulla salma (che è stata trasferita all'obitorio del cimitero di Aosta) sono stati condotti anche rilievi scientifici da parte dei militari dell'Arma, che non hanno per ora fornito elementi utili al riconoscimento. Al momento non si esclude l'ipotesi dell'omicidio.
pa.ga.
