Il Procuratore regionale della Corte dei conti Giuseppe De Rosa ha inviato a suo tempo alla Presidenza della Giunta una nota con la quale invitava l'Amministrazione regionale a recuperare, presso i percettori, i contributi indebitamente erogati (e pertanto indebitamente percepiti) per le rassegne zootecniche organizzate dall'Associazione allevatori valdostani-Arev nel 2017.
La lettera, che se non anticipa un'ulteriore indagine rischia di scatenare quantomeno un 'terremoto' amministrativo e politico, si inserisce nell'ambito dell'inchiesta contabile sui rimborsi da parte della Regione dei premi per gli allevatori iscritti alle rassegne dell'Arev nel 2018, o meglio su presunte irregolarità nell'iter di rendicontazione e di assegnazione (anche con anticipi fino al 90% delle spese previste) dei contributi in base alla legge regionale di riferimento del 2016.
I recenti inviti a dedurre (una sorta di avviso di garanzia in ambito di indagine contabile) notificati a 13 politici membri delle Giunte Vierin e Spelgatti e a tre dirigenti riguardano per l'appunto i premi 2018, mentre per quelli del 2017 sono già stati superati i termini di prescrizione per l'apertura di un'eventuale nuovo fascicolo. L'iniziativa della Corte dei conti rappresenta dunque una sorta di 'invito' alla Regione ad avviare comunque un'azione risarcitoria di recupero delle somme erogate per il 2017, stante il fatto che seppur non sia possibile mettere in moto una nuova causa giudiziario-amministrativa per quell'annualità, sussistono anche in questo caso, per Procura e Guardia di Finanza, le stesse "macroscopiche leggerezze contabili" che potrebbero in qualunque momento essere segnalate agli organismi amministrativi, anche Europei, competenti.
pa.ga.
