Attualità | 05 marzo 2024, 19:44

Ultimo saluto al partigiano Ferruccio 'Gordon' Miazzo

Ultimo saluto al partigiano Ferruccio 'Gordon' Miazzo

E' morto oggi il partigiano 'Gordon', al secolo Ferruccio Miazzo, nato a Padova il 15 ottobre 1924 ma in Valle d'Aosta dal 1933. "Ferruccio è il più piccolo di otto fratelli - ricorda la sezione valdostana dell'Anpi -. Ma quel viaggio da Padova ad Aosta amava raccontarlo sempre, perché venendo in Valle avevano fatto sosta a Bergamo, dove salì la piccola Maria, una bambina di sei anni che stava raggiungendo il papà, con la mamma e la sorella. Chi avrebbe mai immaginato che quella bambina, Maria Volpi, sarebbe diventata la fidanzata di Ferruccio e poi la sua sposa e compagna di tutta la vita".

Ferruccio o meglio Gordon entra nella resistenza a 20 anni come partigiano nella 76esima Brigata Garibaldi, ma lui amava ricordare che già a 14 anni, mentre sfilava come caposquadra moschettieri nei piccoli Balilla e assistette al pestaggio di un anziano che non si era tolto il cappello al loro passaggio, aveva deciso di togliersi la camicia nera e di non sfilare più.

Insomma, aveva le idee chiare e quando ricevette la cartolina di richiamo alle armi, inaspettata visto che durante la visita militare non era stato ritenuto idoneo per essersi presentato con fiatone e tachicardia, scappò da Aosta per rifugiarsi da suo fratello Ampelio a Quincinetto. Dopo poco tempo però se n'era dovuto andare perché in paese era stato ucciso un fascista e rastrellavano le case alla ricerca di renitenti alla leva. Per evitare quindi ripercussioni sulla famiglia di suo fratello si unì alla banda partigiana comandata dal partigiano Tin, Oreste Ferrari, sotto Timo, Primo Corbelletti, commissario politico di Biella. Partecipò a molte azioni a Ivrea, Biella, Andrate, sulla Serra.

E poi ecco l'azione più difficile, la battaglia del Lys del luglio 1944. Qui, con i compagni, Gordon è destinato a Tour d'Héreraz, dove fanno saltare un ponte e attaccano i fascisti. Ne uccidono alcuni, altri scappano ma uno di questi viene ferito e il comandante ordina a Gordon di restare lì a controllarlo e sparargli quando si ritireranno. Quando fu il momento della ritirata, lui assolutamente non sparò a quell'uomo ferito.

red.laprimalinea.it

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