Vorrei entrare dentro i fili di una radio... e volare sopra i tetti delle città... incontrare le espressioni dialettali... mescolarmi con l'odore dei caffè... fermarmi sul naso dei vecchi mentre leggono i giornali... e con la polvere dei sogni volare e volare... al fresco delle stelle, anche più in là... sogni, tu sogni nel mare dei sogni. Vorrei girare il cielo come le rondini... e ogni tanto fermarmi qua e là... Aver il nido sotto i tetti al fresco dei portici... e come loro quando è la sera chiudere gli occhi con semplicità. Vorrei seguire ogni battito del mio cuore... per capire cosa succede dentro e cos'è che lo muove...e da dove viene ogni tanto questo strano dolore. Vorrei capire insomma che cos'è l'amore. Dov'è che si prende, dov'è che si dà.
Sogni, tu sogni nel cielo dei sogni.
L.Dalla
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Quali sono i volatili che vediamo con maggior frequenza nei cieli valdostani e che caratteristiche hanno?
La città, i paesi e le nostre campagne sono popolate di specie di uccelli comuni che possono riservare tante sorprese per chi ha la pazienza e la passione per osservarli.
Ecco quali sono le specie più frequenti:
Gazza (Pica pica)
Si tratta di uccelli dall’aspetto slanciato, muniti di testa arrotondata con lungo e forte becco conico dall’estremità adunca, ali lunghe e digitate, lunga coda dalla forma romboidale e zampe forti: nel complesso, la gazza è inconfondibile nel suo areale di distribuzione, sia per la colorazione che soprattutto per la conformazione. Il piumaggio è di colore nero sericeo su testa, parte superiore del petto, dorso, codone, sottocoda, basso ventre e parte piumata delle zampe, mentre fianchi, area scapolare, rimanente parte di petto e ventre, groppa sono di colore bianco candido: le ali sono nere, con remiganti primarie bianco-grigiastre con riflessi color acciaio e sottile orlo nero. La coda, anch’essa nera, presenta evidenti riflessi metallici bronzeo-verdastri: riflessi metallici che vanno dal bluastro al purpureo sono inoltre presenti su testa, ali e dorso. Conosciuta ai più per la sua fama di "ladra", in pochi sanno che in realtà è una specie molto intelligente, specializzata nella costruzione di particolarissimi nidi a cupola. Assistere alla costruzione del nido di una gazza in primavera è un momento davvero romantico, il maschio e la femmina infatti collaborano nella creazione del nido, mentre l’uno tiene fermi i ramoscelli, l’altro vola a cercarne di nuovi e poi li intreccia con cura dando vita ad un piccolo capolavoro di architettura naturale.
Merlo (Turdus merula)
Merlo (foto: L. Felcher)
Il merlo è uno degli uccelli comuni più conosciuti. Il merlo maschio è facilissimo da riconoscere per il suo colore nero e per il becco giallo che lo rende praticamente inconfondibile. Questa specie è presente sia in città che nelle nostre campagne e non è difficile avvistarlo. Il canto è un fischio puro, sonoro, molto vario, flautato, sempre allegro e dotato di notevoli capacità imitative. È paragonabile a un verso simile a uno 'tciuc-tciuc-tciuc' abbastanza basso, oppure un sottile 'tsii' o un irritato 'cie-ciecie', mentre, se allarmato, nel levarsi emette uno stridente e improvviso chiacchierio che potrebbe spaventare chiunque che, distratto, si addentri nel suo habitat senza aver notato la sua presenza. Inoltre, ha la capacità di imparare con facilità qualsiasi melodia, per poi ripeterla fino alla noia. Quando canta, tende a porsi verso la cima di un albero. Può accadere che in lontananza un altro merlo gli alterni le sue emissioni sonore e che i due cantino frasi differenti senza sovrapporsi.
Capinera (Sylvia atricapilla)
Capinera (foto: Riccardo Pansecchi)
È un silvide robusto, lungo circa 15 cm, dal piumaggio principalmente grigio. Il maschio ha un capo nero mentre la femmina lo ha marrone chiaro. È una specie presente in tutta Europa e di norma vive nei boschi e nelle zone rurali, ma si può trovare facilmente anche nei giardini e nei parchi cittadini. È molto facile da riconoscerlo per il suo canto, tra i più melodiosi del regno animale. La capinera è un uccello vivace e socievole anche se molto prudente, facile da osservare tra i cespugli o tra i rami degli alberi, e difficilmente si posa a terra.
Passera d’Italia (Passer italiae)
Passera d’Italia (foto: L. Sebastiani)
Il passero italiano ha caratteristiche comuni alle due specie di origine. Esiste un dimorfismo sessuale: la femmina ha un colorito giallastro sporco inferiormente e bruno superiormente, con dorso striato di scuro. La femmina è indistinguibile dalla femmina di Passera europea. Il maschio è caratterizzato dal capo bruno rossiccio con guance bianche e ampia macchia golare nera; nel piumaggio appena mutato (autunno e inverno), i margini chiari delle penne offuscano sia il nero della gola, sia il colore rossiccio del vertice. Esso si differenzia dal maschio della Passera europea per la mancanza del vertice grigio e per la colorazione nera della gola più stretta. Nella parte a meridione delle Alpi si ibridizza con la Passera europea. Era un tempo l’uccello più diffuso in Italia; oggi purtroppo è sempre meno frequente e in diverse zone urbane del nostro paese è quasi scomparso. La passera d’Italia è uno degli uccelli più socievoli e facili da avvicinare.
Tortora dal collare (Streptopelia decaocto)
Questo bellissimo uccello, molto comune nelle nostre città, viene dal lontano Oriente. Si riconosce per il suo piumaggio grigio/marrone e per il caratteristico “collarino” nero. Il maschio è leggermente più grande della femmina. La tortora dal collare è una specie che convive benissimo con le altre specie e si adatta senza problemi anche al nostro paesaggio urbano. Non è difficile, infatti, trovare il suo nido, molto semplice e fatto spesso di pochi rametti, anche nei posti più impensabili come i balconi di un condominio o persino sopra i semafori di un incrocio stradale.
Per Gentile concessione del Dottor Stefano Iacobini-Clinica Veterinaria Mezzocammino – ex SpinacetoROMA (RM)
https://www.bluvet.it/author/stefano-iacobini/
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