Sono stati i volontari dell'Associazione Quartiere Cogne-AQC presieduta da Rosalia Ventrini a trovare una sistemazione al 58enne aostano (e al suo rottweiler dal quale non si separa mai) al quale, all'alba di sabato 11 novembre, mentre lui dormiva, è andato a fuoco (per cause accidentali e non per sua responsabilità) l'alloggio Erp in Corso battaglione assegnatoli dall'Arer.
Ingenti i danni, soprattutto nel soggiorno, dove le fiamme si sono propagate rapidamente ma anche le altre stanze sono temporaneamente inagibili almeno sino alla prossima primavera, ovvero fino a quando gli operai dell'Arer avranno completato i lavori di ripristino abitativo dell'appartamento.
Quando, lunedì 13 novembre, l'aostano era andato all'Arer per sapere quando sarebbe potuto tornare nell'alloggio, gli era stato detto che i lavori di ripristino non sarebbero terminati prima di marzo 2024 e che nel frattempo avrebbe dovuto arrangiarsi, perché soluzioni abitative di emergenza per lui non ce n'erano. Tutti gli alloggi Arer liberi sono destinati all'emergenza abitativa e non possono essere utilizzati per altro scopo. Gli era stata data ampia rassicurazione che i lavori procederanno il più rapidamente possibile ma per almeno quattro mesi, a meno che gli uffici dell'Azienda di edilizia residenziale pubblica non trovino una soluzione alternativa, al 58enne evacuato da casa si prospettava un inverno di disagi non indifferenti. "Ovviamente posso adattarmi - aveva detto l'aostano a Laprimalinea - non chiedo altro che di poter abitare in un posto caldo e sicuro per qualche mese. Personalmente, credo che se una soluzione la si vuole trovare, la si trova...". La soluzione è stata trovata, in questi gelidi giorni di dicembre, dall'AQC che ha recuperato una stanza, vi ha piazzato un letto pulito e il necessario per trascorrere l'inverno al caldo
pa.ga.
