Integrazione e solidarietà | 15 novembre 2023, 20:24

'La cultura del Dono è la vera vittima del commissariamento dell'Aido'

Paola Borgnino racconta le travagliate vicende del commissariamento del comitato valdostano dell'Associazione italiana dei donatori di organi-Aido, da lei presieduto sino all'espulsione nel 2021

Paola Borgnino

Paola Borgnino

La vicenda ha inizio nei primi mesi del 2021 quando, cancellando decenni di indefessa attività volontaristica, l'Aido Nazionale nel 2021 espulse l'allora presidente regionale, Paola Borgnino, poi procedette con le espulsioni di chi, come il vicepresidente Claudio Latino, dal 1983 si impegnava nelle attività di promozione del valore della donazione di organi. Motivo di tali espulsioni? L'Aido regionale non avrebbe ottemperato alla creazione di 'gruppi comunali', ritenuti 'indispensabili' dai vertici nazionali di Aido in una regione come la Valle d'Aosta dove invece, proprio perché piccola ma con tanti volontari dislocati sul territorio, l'Aido VdA non ha mai avuto bisogno di organizzare ulteriori micro-organismi associativi.

Da allora, i vertici romani dell'Associazione hanno tenuto nei confronti della sezione valdostana un atteggiamento obiettivamente difficile da interpretare, a meno di non voler pensar male a tutti i costi. 

"Il percorso intrapreso dall’ex direttivo AIDO Valle d’Aosta, sin dalla sua formazione, è sempre stato guidato dall'impegno costante e dall'obiettivo univoco di promuovere e informare sul tema della donazione di organi e tessuti", spiega oggi Paola Borgnino. "Questa mission, come volontari, ha sempre rappresentato la nostra principale motivazione e continua a guidarci in tutte le nostre azioni quotidiane - prosegue la ex presidente -. Le vicende intercorse tra AIDO nazionale e AIDO Valle d’Aosta, che sono diventate spesso cronaca locale sui media valdostani, hanno spostato l’attenzione dal tema del dono a questioni formali del mondo dell’Associazione. Motivo per cui, malgrado fossimo stati espulsi come volontari da un’associazione di volontariato, abbiamo sempre cercato il dialogo e il confronto per non fare morire AIDO Valle d’Aosta. Spesso lo abbiamo fatto in silenzio, proprio per non creare 'ombre' sul tema della donazione. Oggi, però, riteniamo corretto scrivere nero su bianco tutti i fatti susseguitesi in questi anni".

Ed ecco la cronistoria degli eventi:

2020: Modifica dello Statuto AIDO Nazionale

"In seguito alla revisione dello statuto di AIDO Nazionale nel 2020 - prosegue Borgnino - la richiesta di mantenere un unico gruppo regionale in Valle d’Aosta, come era stato tradizionalmente e come più volte sollecitato dal nostro direttivo, non è stata accolta. Nonostante i tentativi di formare più gruppi comunali, le caratteristiche demografiche della nostra regione hanno reso questo obiettivo impraticabile".

2021: Commissariamento AIDO Valle d’Aosta

A causa dell'impossibilità di creare gruppi comunali, AIDO Valle d'Aosta è stata posta sotto commissariamento. In seguito, sono arrivate le lettere di espulsione ai soci del direttivo e la restituzione di testamenti olografi.

2022: Rotazione dei Commissari e Incontri sul Territorio

Tra il 2021 e il 2022, si sono susseguiti cinque commissari. Durante questo periodo, sono stati organizzati incontri territoriali ai quali hanno partecipato, a rotazione, gli ex associati espulsi.

Maggio 2023: Riunione per la Ricostruzione di AIDO Valle d’Aosta

Ancora Paola Borgnino: "In una riunione tenutasi lo scorso maggio presso la sala BCC all'Arco di Augusto ad Aosta, a cui erano presenti, come in ogni incontro tenutosi sul territorio, solo gli associati dell’ex direttivo AIDO Valle d'Aosta, il vice Presidente Nazionale Scarola ha riconosciuto il fallimento dell'azione di commissariamento. Dopo un confronto chiarificatorio con i presenti ex Aido Valle d’Aosta, ha proposto ai vecchi membri del direttivo di collaborare per esserere integrati in AIDO Nazionale. Una proposta accettata dai presenti per senso di responsabilità. Inoltre, sempre nell’ottica di un nuovo inizio e di riconoscimento dell'unicità della Valle d'Aosta, Scarola aveva avanzato l’ipotesi di proporre, come azione successiva al reintegro, una deroga allo statuto nazionale per permettere la costituzione di un unico gruppo regionale AIDO in Valle d'Aosta, come era stato prima della modifica dello statuto. L’ex direttivo Aido Valle d’Aosta, il 10 maggio 2023, come da richiesta di Scarola, ha inviato una lettera tramite PEC per formalizzare la richiesta di reintegro".

Novembre 2023: attuale situazione

Al momento attuale, l'ex direttivo AIDO Valle d’Aosta non ha ricevuto alcuna risposta ufficiale alla lettera inviata. Pertanto il reintegro non è mai avvenuto e gli espulsi restano tali.

" Nonostante le difficoltà e le amarezze vissute in questi anni -  conclude Borgnino - rimaniamo fermamente convinti che il nostro impegno non debba tradursi in un silenzio sul tema della donazione di organi, che continuerà a essere la nostra primaria motivazione. Il nostro impegno, nonostante le sfide incontrate, rimane inalterato. Continueremo a lavorare per promuovere la cultura della donazione di organi e tessuti, mantenendo vivo il dialogo e l'informazione su questo tema fondamentale". 

Il lascito milionario di una valdostana 'intascato' da Aido Nazionale

Esattamente un anno fa, Laprimalinea.it aveva portato alla luce che nel 2018 una donna valdostana aveva deciso di lasciare in eredità tutti i suoi cospicui beni a due associazioni di volontariato locali, una di queste era proprio l'Aido VdA.

All'atto il notaio, in assoluta buona fede, verificando che mancavano alcuni dati per poter identificare giuridicamente la sezione valdostana dell'Associazione, suggerì di indicare genericamente l'Aido, inserendo comunque precisi riferimenti alla sezione locale. Ma non appena l'atto fu pubblico intervenne l'Aido nazionale, pretendendo l'acquisizione del bene così come da norma statutaria, secondo la quale nei testamenti e nei lasciti deve essere chiaro il riferimento alla sezione cui si intende lasciare l'eredità.

I vertici regionali di Aido non si scomposero più di tanto, pensando che comunque con quei soldi l'organismo nazionale li avrebbe aiutati almeno a pagare affitti e alcune spese. Invece nulla: l'Aido Nazionale si tenne tutto.

 

pa.ga.