Raccolte al Mercato | 04 maggio 2023, 10:00

Divina e inimitabile, 30 anni fa ci lasciava per sempre Audrey Hepburn

Ancora oggi, per quanto unici e inimitabili la sua bellezza, il suo stile e la sua umanità, per molte giovani e artiste rimane l' immortale emulazione della perfezione; nel giorno del suo compleanno vogliamo farle omaggio

Divina e inimitabile, 30 anni fa ci lasciava per sempre Audrey Hepburn

Audrey Hepburn, nasce il 4 maggio 1929 a Bruxelles in Belgio.

Oggi avrebbe compiuto 93 anni. 

La sua famiglia era di classe alta, poiché sua madre era un’aristocratica di origine olandese e suo padre un banchiere britannico. Cresciuta tra Belgio, Regno Unito e Paesi Bassi visse sotto il regime nazista, durante la seconda guerra mondiale. Studiò danza per poi passare al teatro e infine al cinema.

Fu battezzata con il nome di  Edda Kathleen Van Heemstra. 

Dopo il divorzio dei suoi genitori, Audrey rimane con la madre con cui si trasferisce in Inghilterra. A Londra  frequenta scuole private e corsi di danza.

La sua figura sottile e alta agevola la sua introduzione nel mondo della moda.

Dopo la moda, il successivo obiettivo di Audrey è il mezzo cinematografico, mondo in cui entra alla fine degli anni '40, dopo l'offerta fatta da un produttore olandese  per partecipare nel film Nederlands in 7 lessen (1948).

In questo  periodo appare in ruoli secondari nella commedia britannica Gold In bars (1951).

Audrey , successivamente, inizia a recitare in teatro in una serie di musical. Il suo primo ruolo per il grande schermo arriva nel 1951, nel film di produzione britannica One Wild Oat, cui seguì una serie di ruoli minori in diverse produzioni cinematografiche.

Ecco che Audrey viene scelta durante le riprese di Vacanze A Montecarlo ( 1952) dalla scrittice Colette Durante le riprese di Vacanze a Montecarlo (1951) di Jean Boyer e Lester Fuller la scrittrice Colette, il cui romanzo Gigi era stato trasformato in una commedia per Broadway, per interpretare proprio la parte della protagonista. 

La commedia riscuote un discreto successo per le sue  interpretazione. Sei mesi di repliche a New York e la Hepburn vinse il premio Theatre World Award per il suo esordio.

Non solo, il suo primo ruolo significativo nel cinema fu nel film The Secret People (1952) di Thorold Dickinson, nel quale interpretava una talentuosa ballerina, ruolo che le permise di mettere a frutto l'esperienza accumulata con lo studio della danza. 

Determinata ad ottenere ruoli migliori, Audrey Hepburn vincerà il Premio Oscar per la categoria  come Miglior attrice per la nota commedia romantica co-interpretata da Gregory Peck  in  Vacanze romane (1953).

La sua raffinatezza e il suo stile, al di fuori degli schemi di bellezza dell'epoca, la distingue da altre attrici famose del momento, più appariscenti e 'curvy' quali  Jane Russell, Marilyn Monroe o Jayne Mansfield.

Ecco che viene preferita per l'interpretazione di film più romantici e composti come Sabrina (1954), Cenerentola a Parigi (1956) di Stanley Donen, Arianna (1957), film diretto da Wilder. Altri film degli anni '50 in cui partecipa Audrey furano Guerra e pace (1956) di King Vidor, Verdi dimore (1958) di Mel Ferrer e La storia di una monaca (1959) di Fred Zinnemann.

Titoli come Gli inesorabili (1960) di John Huston, Colazione da Tiffany (1961) di Blake Edwards e My fair Lady (1964) di George Cukor,  Come rubare un milione di dollari (1966) di William Wyler , Gli occhi della notte (1967) , portano la Hepburn più notorietà e 'premi hollywoodiani' mostrando il suo talento recitativo al fianco di partner famosi come Burt Lancaster, Cary Grant, Rex Harrison, George Peppard e Albert Finney.

Nel 1967, in un momento di profonda crisi personale con il marito Mel Ferrer, recita accanto ad Albert Finney in Due per la strada di Stanley Donen, film strutturato in maniera piuttosto innovativa per l'epoca e che affrontava il tema del divorzio.

Dal 1967 in poi lavora in maniera molto sporadica. Subito dopo il divorzio da Ferrer, nel 1969 sposa a Roma lo psichiatra italiano Andrea Dotti, con il quale ha il secondo figlio (1970). L'attrice decide per motivi personali di decide di diminuire drasticamente i suoi impegni di dedicarsi alla famiglia.

Audrey Hepburn ritorna al cinema solo nel 1976, accanto a Sean Connery, in Robin e Marian di Richard Lester, film ironico e crepuscolare che piacque molto alla critica ma che ebbe un moderato successo di pubblico.

Nel 1979 interpreta il ruolo principale in Linea di sangue, ove viene nuovamente diretta da Terence Young, ma il film si rivelò un fallimento di critica e di botteghino. L'ultimo ruolo importante della sua carriera cinematografica fu nel 1981 accanto a Ben Gazzara, nella commedia ...e tutti risero, diretta da Peter Bogdanovich, che ricevette un buon successo di critica, ma che fu presente nelle sale per un periodo molto breve. La sua ultima apparizione sul grande schermo fu con una piccola parte nel film di Steven Spielberg Always - Per sempre (1988). 

Negli anni '80 e '90, il principale interesse di Audrey era l'umanità, aiutando i bambini poveri come ambasciatrice speciale per l'UNICEF.

Nel 1988, la Hepburn viene nominata ambasciatrice speciale e importante dell'UNICEF. Da quel momento fino alla sua morte Audrey si dedica all'aiuto dei bambini dei paesi poveri del mondo. I suoi viaggi intorno al mondo sono facilitati anche dalla sua conoscenza delle lingue (oltre all'inglese, parlava fluentemente il francese, l'italiano, l'olandese e lo spagnolo).Negli anni a seguire, Audrey visita, in veste di ambasciatrice, molti altri paesi, come la Turchia e diversi stati dell'America del Sud e del Centro America.

Nel 1989, si reca con Robert Wolders in missione in Sudan. Sempre in compagnia di Wolders, quello stesso anno si reca in Bangladesh, mentre l'anno successivo la sua missione la porta in Vietnam, nel tentativo di collaborare con il governo su programmi di immunizzazione e di pulizia dell'acqua. Nel settembre 1992, quattro mesi prima della sua morte, Audrey arriva in Somalia.

Di seguito il video riassuntivo di alcune sue missioni umanitarie.

Nel 1992 il Presidente degli Stati Uniti, George H. W. Bush, la premia con uno dei più importanti riconoscimenti attribuibili a un civile statunitense, la medaglia presidenziale della libertà (Presidential Medal of Freedom),a riconoscimento del suo impegno con l'UNICEF e, poco dopo la sua morte, l'Academy of Motion Picture Arts and Sciences la ricorda con il Premio umanitario Jean Hersholt (Jean Hersholt Humanitarian Award) per il suo contributo all'umanità, premio ritirato da suo figlio Sean Hepburn Ferrer.

 «Dopo una vita vissuta in parte come una tortura e una lotta per riuscire ad avere una carriera indipendente e l'autonomia finanziaria per sé e la sua famiglia, senza capire mai fino in fondo quello che la gente vedeva in lei - quello che era il suo fascino - ha trovato nella missione per l'UNICEF il modo di ringraziare il suo pubblico e "chiudere il cerchio" della sua esistenza così breve» cosi affermò il primogenito Sean.

Nel 1992, tornata da un lungo viaggio in Somalia a scopo benefico, la Hepburn accusa forti dolori allo stomaco. Dopo essere stata visitata da in Svizzera, si sposta a Los Angeles per consultare specialisti più esperti.

I dottori che la visitano scoprono l'esistenza di un cancro sviluppatosi lentamente, nel corso di anni, all'interno del colon. Nonostante gli interventi chirurgici subiti dall' attrice, i medici giungono alla conclusione che il cancro è ormai troppo esteso per essere curato.

Audrey Hepburn muore a 63 anni, nel sonno la sera del 20 gennaio 1993, nella sua casa di Tolochenaz, nel Canton Vaud in Svizzera, dove viene sepolta. 

In basso la photogallery.

 

 

 

red.laprimalinea.it

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