Attualità | 25 aprile 2023, 13:30

La Valle d'Aosta celebra la Festa di Liberazione dal nazifascismo

Rimembranze in diversi comuni dalla bassa all'Alta Valle, ma è nel capoluogo regionale che si è svolta la cerimonia ufficiale

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"Dobbiamo pensare ogni giorno al valore della riconquista della nostra libertà, ricordando che nella Resistenza la Valle d'Aosta ha trovato gli stimoli per difendere la nostra Autonomia". Lo ha detto oggi il Presidente della Giunta, Renzo Testolin, nel suo intervento in occasione della Festa della Liberazione, svoltasi ad Aosta.

Celebrazioni in diversi comuni dalla bassa all'Alta Valle, ma è nel capoluogo regionale che si è svolta la cerimonia ufficiale.

Questa mattina di giovedì 25 aprile il Presidente Testolin, i parlamentari valdostani Nicoletta Spelgatti e Franco Manes, il sindaco Gianni Nuti insieme alle autorità militari si sono recati in cimitero ad Aosta per assistere alla deposizione di una corona alla Memoria e alla celebrazione della Santa Messa al Sacrario dei Caduti in guerra e, successivamente, hanno reso omaggio nel Giardino della Rimembranza in via Festaz.

Il corteo è poi sfilato - sulle note di 'Bella Ciao' suonate dalla Banda municipale di Aosta  diretta dal maestro Rocco Papalìa - in piazza Chanoux dove alle 10,40 è iniziata  la cerimonia ufficiale della Festa della Liberazione, che si concluderà, alle 17,30, con l’ammainabandiera.

In piazza, dopo la cerimonia della deposizione di una corona al Monumento del Soldato valdostano, si solo svolti i discorsi celebrativi del vicepresidente vicario dell'ANPI, Carlo Ghezzi e del presidente della Giunta, che hanno insistito sull'importanza di inculcare nelle giovani generazioni il valore della libertà, della democrazia, dell'onestà morale e intellettuale e il rispetto per il sacrificio compiuto da migliaia di italiani morti durante la Guerra di Liberazione.

I discorsi sono stati preceduti dalla toccante lettura dei primi sei articoli della Costituzione della Repubblica Italiana da parte di alcuni studenti valdostani: Nicolò, Lorenzo, André, Davide, Margot, Sophie, Jacopo, Etienne ed Henry, tutti atleti del Gruppo sportivo 'Giuseppe Godioz' (che prende il nome dal vigile del fuoco fucilato dai nazi-fascisti a Leverogne nel 1944) accompagnati dal loro presidente, Enrico Andreo.

 

pa.ga.

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