Bene la continuità nelle politiche dell'assessorato, ma "i continui stalli e cambi di persone alla guida della sanità valdostana verificatisi negli ultimi 10 anni sono senza ombra di dubbio una delle principali ragioni dello sfaldamento della sanità pubblica regionale".
Lo sostengono i sindacati medici, della dirigenza sanitaria -Anaao-Assomed, Aaroi-Emac, Anpo, Cimo, Fesmed, Fassid, Fvm, Savt Santè e Uil Fpl- che venerdì pomeriggio hanno incontrato il nuovo assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi (nella foto). Per i sindacati è stato un "incontro cordiale, senza particolare tensione o nervosismo da una parte o dall'altra, anche perché le gravi criticità che affliggono da tempo il sistema sanitario regionale valdostano sono oramai note a tutti ed è più che evidente la necessità di decisioni rapide, concrete e coraggiose, nell'ambito di uno scenario nazionale non troppo differente".
Marzi ha manifestato "l'intenzione di dare una certa 'continuità' relativamente ad alcune azioni intraprese" dal suo predecessore Roberto Barmasse. "Questo è stato recepito positivamente" spiegano i sindacati, che "hanno tuttavia evidenziato la necessità di una stabilità di progetti e azioni e, possibilmente, di governo". Senza, "saranno le esternalizzazioni, il reclutamento di gettonisti e la privatizzazione progressiva dei servizi a farla da padrona, determinando un incremento della spesa pubblica e un sistema sanitario pubblico lento, in cronica carenza di letti e personale e con liste di attesa sempre più lunghe: scenario che la Valle d'Aosta, ad avviso dei sindacati e, pare, anche dell'assessore, non si può permettere per la sua collocazione geografica, per il suo bacino di utenza e per la qualità da cui l'ospedale era contraddistinto per anni".
Per le sigle sindacali, "anche la sanità territoriale, com'è noto, necessita di una riorganizzazione, affinché sia realmente in grado di gestire le cronicità e le problematiche sociali, facendo da 'filtro' per ridurre i continui e numerosi ricorsi impropri all'ospedale". Secondo i sindacati, Marzi "sia pure con alcuni 'distinguo', che le organizzazioni sindacati auspicano siano materia di futuro confronto, ha riconosciuto che l'attrattività economica, professionale, organizzativa e la valorizzazione delle professionalità impegnate in sanità pubblica per garantire le cure ai cittadini e ai turisti (finalmente sempre più numerosi in Valle) sono priorità assolute che necessitano di risposte concrete e competitive rispetto alle regioni limitrofe".
Per questo, i sindacati auspicano "che con l'assessore Marzi si possa continuare un confronto serrato, schietto, proficuo e stabile. I presupposti fanno ben sperare, con l'obiettivo di ridare benessere lavorativo a tutto il personale della sanità pubblica e conseguentemente di assicurare adeguati servizi ai cittadini che abbisognano di diagnosi e terapie, sebbene la speranza non sia più utile a nessuno".