L’etica della Fede e quella dell’esistenza - dalla nascita sino alla parte terminale della vita all’ interno della quale si manifesta anche la malattia - in un cammino spirituale e pratico contraddistinto da umanità e fiducia.
Don Isidoro Mercuri Giovinazzo è un sacerdote aostano che a fianco dell’attività pastorale pone viva attenzione per le problematiche della vita e per quella che si potrebbe definire una sorta di ‘morale dell’esistenza’ illuminata dalla Fede e dalla Parola del Signore.
Nato ad Aosta il 30 aprile 1974, è stato ordinato il 9 novembre 2003.
Tra i diversi incarichi ricoperti, don Isidoro attualmente è parroco a San Giorgio di Pollein e a Santa Colomba di Charvensod; membro nonché segretario del consiglio presbiterale della diocesi; membro del Consiglio pastorale della diocesi e del collegio del consultori della diocesi; direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute; assistente religioso presso l' azienda ospedaliera valdostana e socio dell’ Associazione Italiana di Pastorale; vicario foraneo della Diocesi (Zona 2); segretario del Consiglio Presbiterale della diocesi di Aosta; presidente nazionale dell’Associazione italiana di Pastorale Sanitaria e vicepresidente nazionale del Forum delle Associazioni sociosanitarie.
Ed ancora, è membro della Consulta delle regioni Piemonte e Valle d’ Aosta di pastorale sanitaria e del direttivo del forum nazionale delle Associazioni Socio Sanitarie.
Don Isidoro Mercuri è apprezzato conferenziere e tra gli organizzatori di convegni che trattano diverse questioni etiche sulla salute; è formatore per diversi enti ed Associazioni sanitarie in merito ai temi della malattia e della morte.
I suoi interventi sono pubblicati su diverse testate nazionali e locali tra cui Famiglia Cristiana, Avvenire, La Vallée Notizie, il Corriere della Valle e LAPRIMALINEA.IT.
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Un uomo di Fede e di Parola; l’amore di Carlo Casini per la Verità
Al fondo del suo agire sociale e politico vi è sempre stata la dimensione della compassione per la fragilità in tutte le sue manifestazioni
"Napoli ha ospitato un Convegno nazionale, organizzato dal Forum Sociosanitario (che associa in Italia circa 400 mila professionisti del settore), sulla figura di Carlo Casini , esponente di spicco nell'associazionismo cattolico, allievo di Giorgio La Pira, scomparso nel 2020 all'età di 85 anni.
Le parole di fondo che hanno accompagnato il lavoro sono quelle del santo medico Giuseppe Moscati: «Ama la verità. Mostrati quale sei senza infingimenti; senza paure; senza riguardi e se la verità ti costa la persecuzione, accettala. Se ti costa tormento, tu sopportalo e se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, tu sii forte nel sacrificio».
Carlo Casini fu fondatore e presidente del Movimento per la Vita, difensore della vita nascente, magistrato, parlamentare italiano ed europeo, uomo autorevole e pacato, impegnato su molti fronti della vita sociale del nostro Paese. Strenuo difensore del valore e della dignità della vita in ogni istante, fin dal concepimento, ci ha lasciato un enorme deposito di scritti che costituiscono una imprescindibile base di riflessione e studio sui valori umani e cristiani, per le generazioni future.
Tra i relatori presenti al convegno è intervenuto anche chi scrive, ripercorrendo brevemente il lavoro di tesi di licenza in Teologia sulla cura delle coppie che soffrono di problemi di sterilità e mettendo in rilievo molti spunti tratti da articoli in «Medicina e Morale» (rivista di bioetica) scritti dallo stesso Carlo Casini.
Don Stefano Stimamiglio, direttore di «Famiglia Cristiana» è intervenuto presentando il profilo biografico di Carlo Casini. Il tutto alla presenza del vescovo ausiliare di Napoli, monsignor Francesco Beneduce, che ha partecipato ai lavori del Convegno salutando al termine dei lavori.
Carlo Casini
Insieme a professionisti del mondo sanitario, Aldo Bova presidente del Forum Sociosanitario nazionale, Filippo Maria Boscia, presidente dell'Associazione Medici cattolici, Massimo Gandolfini, medico e presidente del Family Day, Giuseppe Grande, medico andrologo e segretario generale del Movimento per la Vita, Antonio Falcone, medico di Nola, oltre ad alcuni politici e magistrati, voci che hanno tratteggiato la figura di quest'uomo di misericordia.
È intervenuta anche la senatrice centrista Paola Binetti, parlamentare cattolica, collega e amica di Casini, tratteggiando la sua personalità politica. La senatrice ha ribadito come Carlo Casini sia stato la testimonianza vivente di come si possa esercitare una vita politica unita a un grande carico di valori umani e insieme teologali: «Tenere insieme carità e verità è stata la cifra del suo agire politico».
Il procuratore di Avellino Domenico Airoma ha sottolineato come Carlo Casini abbia speso la sua vita per testimoniare valori cristiani non negoziabili, difesi con coraggio davanti a chiunque; di fronte a coloro che li attaccano con argomenti forti e convincenti tali da aver presa sulla società contemporanea. La figlia di Carlo, Marina Casini, attuale presidente del Movimento per la Vita, ne ha tracciato il profilo umano e spirituale, raccontando diversi episodi della sua vita, in cui emergono le sue doti di bontà e pazienza in famiglia e nei contesti che frequentò fin da giovane, sia a scuola che nella sua "chiesina" di Firenze: «Il babbo manteneva sempre la sua parola, è stato sempre un uomo gioioso, conscio che il male si vince con il bene».
I medici presenti hanno ribadito come al fondo dell'agire sociale e politico di Carlo Casini vi sia sempre stata la dimensione della compassione per la fragilità in tutte le sue manifestazioni. Nella sua attività politica, rispetto alla questione della vita nascente, egli accostò l'impegnò di realizzare un maggior sostegno per la domiciliazione dell'assistenza e le cure palliative, temi particolarmente in auge in questo tempo.
Egli lottava perché fosse riconosciuto che accogliere il nascente e il morente è la base della costruzione di una società giusta e della pace. Sacerdote, presidente nazionale dell'Associazione di Pastorale sanitaria (Aipas)"
A cura di Don Isidoro Mercuri Giovinazzo-Il giornale Avvenire
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Nella foto, da dx Marina Casini (pres. MPV), padre Enrico Casini, (Rettore Chiesa di San Marcello al Corso), Tim Schmalz (scultore canadese, fautore della statua), Mons. Vincenzo Paglia (pres. Pontificia Accademia per la Vita) e don Isidoro Mercuri (pres. nazionale AIPaS).
È stata benedetta domenica 29 maggio, alle 11.30, la statua «Le donne custodiscono in grembo il mondo», dono dello scultore Tim Schmalz al Movimento per la Vita, esposta nella chiesa di San Marcello al Corso, a Roma. La celebrazione è stata presieduta da monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, e da don Isidoro Mercuri Giovinazzo, presidente dell’Associazione italiana di Pastorale sanitaria. «La statua ci insegna a leggere la maternità con un duplice sguardo – commenta Marina Casini, presidente MpV –: il lato umano della donna che affronta la gravidanza, il cambiamento del proprio corpo» e «il lato divino, ricordandoci che Maria, aurora nel mondo nuovo, è stata la prima donna a vivere una gravidanza inattesa ma redentiva per il mondo intero. Siamo felici di poter condividere questo dono con quanti visiteranno la chiesa di San Marcello e verranno inclusi nell’opera grazie al sapiente gioco di specchi dell’artista, che mostra come in quel grembo c’è la storia di ciascuno di noi, che è stato embrione, che è figlio. In quel grembo, in ogni grembo, c’è la storia dell’umanità» .
Qui in basso il PDF scaricabile del pezzo sulla benedizione, celebrata domenica 29 maggio a Roma, della statua 'Le donne custodiscono in grembo il mondo' (foto sopra), nonchè la lettera di apprezzamento del cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, letta su Sua delega da don Isidoro Mercuri proprio durante la benedizione della statua.