Cronaca | 14 novembre 2025, 11:30

Cimitero di Aosta, udienza per cinque imputati accusati di peculato, truffa e falso

Tra loro un caposervizio e due impiegati dell'Aps (che è parte offesa nel procedimento e si è costituita parte civile); dall'inchiesta è emerso che l'Azienda pubblici servizi-Aps di Aosta è tra le pochissime (forse è l'unica) struttura pubblica italiana di erogazione servizi a non essere dotata di un registro dei mezzi d'uso

Cimitero di Aosta, udienza per cinque imputati accusati di peculato, truffa e falso

Sono comparsi martedì scorso di fronte al gup del Tribunale di Aosta Marco Tornatore, cinque imputati nell'ambito di un'inchiesta su ipotesi di più reati nell'ambito della gestione dei servizi cimiteriali e di cremazione affidati all’Azienda pubblici servizi-Aps del Comune di Aosta (l'Aps è parte offesa nel procedimento e si è costituita parte civile). Si tratta di Maurizio Righini, residente ad Aosta, capo servizio dell’Aps; degli operai/impiegati Tonio Attilio Gallietta e Marco Rostagno, anch'essi di Aosta; dell’impresario edile aostano Salvatore Barillaro e di Mohamed El Ghouzi, cittadino straniero residente in Valle. Tutti respingono le accuse (Righini, Rostagno e Gallietta sono difesi dai legali Corinne Margueret e Ascanio Donadio del foro di Aosta).

L'ipotesi di reato contestata a Righini è quella di peculato d'uso (art.314 cp). Per gli altri indagati, a vario titolo, le ipotesi sono di furto di corrente elettrica, truffa e violazione delle norme che regolano il lavoro pubblico.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia e Radiomobile di Aosta, gli indagati dell'Aps avrebbero utilizzato mezzi aziendali, ad esempio, per recarsi a colazione in orario di lavoro insieme a un dirigente dell'Aps: quest'ultimo in quanto dirigente non deve timbrare il cartellino, mentre gli imputati invece, secondo l'accusa, avrebbero falsificato le timbrature di entrata e uscita dal lavoro. In altri casi avrebbero utilizzato le auto dell'Aps per commissioni personali, come l'impiegato che con la vettura di servizio si è recato in banca assieme alla moglie per discutere un mutuo.  

A Barillaro e ad El Ghouzi è invece contestato di essersi serviti della rete elettrica dell'Aps per effettuare lavori alla tomba di famiglia dell'impresario. Dall'inchiesta è emerso che l'Azienda pubblici servizi-Aps di Aosta è tra le pochissime (forse è l'unica) struttura pubblica italiana di erogazione servizi a non essere dotata di un registro dei mezzi d'uso, circostanza che avrebbe quindi 'favorito' l'utilizzo 'personale' delle vetture e di altre proprietà dell'azienda.

 

pa.ga.