Cronaca | 08 novembre 2025, 13:07

Ricorso al Tar contro la proclamazione degli eletti in Consiglio Valle

Lo hanno proposto due cittadine valdostane che contestano la nuova legge elettorale

Ricorso al Tar contro la proclamazione degli eletti in Consiglio Valle

Monica Glassier e Sabrina Marando hanno depositato, tramite il loro legale, un ricorso al Tar della Valle d’Aosta per chiedere l’annullamento del provvedimento di proclamazione degli eletti alle regionali del 28 settembre. Le due ricorrenti, note in passato per iniziative pubbliche come le proteste dei trattori contro le politiche agricole europee, non erano candidate alle ultime elezioni.

Al centro della contestazione c’è l’entrata in vigore della riforma elettorale che ha introdotto le tre preferenze di genere. Secondo l’avvocato Stefano Tosi, del foro di Parma, che assiste Glassier e Marando, la norma sarebbe stata applicata in modo irregolare perché divenuta efficace “in corsa”, cioè dopo l’apertura dei comizi elettorali.

“Ci sono parecchi dubbi sulla regolarità del procedimento che ha portato ad applicare alle ultime elezioni una legge sopravvenuta in corsa” spiega Tosi, contattato dall’ANSA. L’avvocato sottolinea che la questione ha un rilievo “politico importante” e che le conseguenze del ricorso potrebbero essere “gravi”. Secondo lui, sarebbe altrettanto grave che il Tar confermasse la legittimità dell’operato dell’amministrazione precedente, creando “un precedente pericoloso” su una materia di rango costituzionale.

Sul tema si era già pronunciato il Tribunale ordinario di Aosta: il 15 settembre scorso aveva respinto il ricorso d’urgenza promosso da Alleanza Verdi e Sinistra contro l’applicabilità della nuova legge elettorale. La giudice Giulia De Luca aveva osservato che eventuali contestazioni sulle tre preferenze e sulla rappresentanza di genere dovevano essere rivolte al giudice amministrativo. Nella sua decisione aveva inoltre rilevato che, già dall’aprile precedente, “non sussisteva alcuna incertezza” sull’applicazione della nuova norma da parte della Regione.

Quel primo ricorso, presentato dagli avvocati Andrea Patanè, Ivan Libero Nocera e Maria Cristina Carbone con il coordinamento del costituzionalista Giovanni Boggero, viene definito oggi da Tosi come “un generoso tentativo per bloccare questo procedimento, un pochino abnorme, durante il percorso e non dopo che l’esito era già sul tappeto”.

Per il nuovo ricorso, al momento, non è stata ancora fissata la data dell’udienza davanti al Tar.

red.laprimalinea.it