Cronaca | 01 novembre 2025, 12:18

Crisi Edileco, ecco il piano di risanamento proposto al tribunale di Aosta

Crisi Edileco, ecco il piano di risanamento proposto al tribunale di Aosta

Poco meno di 30 dipendenti amministrativi (non operai) part-time in cassa integrazione, 400 creditori (questo il numero indicato nel ricorso aziendale) da soddisfare, un centinaio di cantieri in corso per i quali il futuro sarà più chiaro dopo l'udienza fissata al tribunale di Aosta per le 10,30 di martedì 26 novembre, di fronte al giudice Marco Tornatore, sul ricorso presentato dall'impresa valdostana 'Edileco Società Cooperativa Costruzioni e Ristrutturazioni Ecocompatibili', con sede legale a Nus (avvocato Massimo Dellago), nell’ambito della procedura di composizione negoziata della crisi d’impresa, ai sensi del decreto legislativo 14 del 2019 (Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza). Commissario del procedimento per Edileco è stato nominato l'avvocato Maurizio Irrera di Torino.

Secondo il ricorso depositato, Edileco - presieduta da Davide Trapani - versa in una situazione di squilibrio economico e finanziario determinata dal repentino mutamento del mercato edilizio dopo la fine dei bonus fiscali e dei meccanismi di sconto in fattura e cessione dei crediti.
La cooperativa, che negli anni del “superbonus” aveva conosciuto una rapida espansione e un forte livello di investimenti, ha chiuso il 2024 con una perdita di 4,2 milioni di euro, a fronte di costi di struttura rimasti elevati nonostante la contrazione dei volumi di lavoro.

Il piano di risanamento predisposto dall’azienda prevede una manovra finanziaria complessa, fondata su:

 - una moratoria biennale sui finanziamenti bancari, con ripresa dei rimborsi dal luglio 2027;

 - nuova finanza prededucibile per 900 mila euro, destinata al pagamento integrale dei 250 fornitori con crediti inferiori a 15 mila euro;

 - rateizzazioni fino a dieci anni per i debiti tributari e previdenziali;

 - soddisfacimento integrale e dilazionato per i creditori maggiori e per i prestiti da privati;

 - salvaguardia dei posti di lavoro, considerata prioritaria nel piano.

La società, che occupa soci e dipendenti in diversi cantieri e gestisce partecipazioni industriali (tra cui Quattroulzi s.r.l., Edileco Piemonte, Intesa s.r.l. e Edileco Progettazione), punta a evitare la liquidazione giudiziale e a mantenere la continuità aziendale, giudicata “più conveniente per creditori, lavoratori e territorio rispetto all’alternativa fallimentare”.

Il giudice Tornatore ha disposto che il ricorso e il decreto vengano notificati ai creditori e all’esperto almeno trenta giorni prima dell’udienza, confermando che gli effetti protettivi sul patrimonio dell’impresa decorrono già dal deposito dell’istanza.
In questa fase, Edileco è quindi temporaneamente al riparo da azioni esecutive e cautelari, in attesa che il Tribunale valuti la richiesta di conferma delle misure protettive e la prosecuzione del percorso di composizione negoziata.

 

L’udienza del 26 novembre sarà dunque un passaggio decisivo: da essa dipenderà la possibilità per la cooperativa di proseguire nel piano di risanamento e, con il sostegno del sistema bancario e dei principali creditori, evitare il fallimento e avviare una nuova fase di rilancio.

patrizio gabetti