E' il carcere minorile di riferimento per i giovani valdostani under 18 che commettono reati gravi. L'Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria-Osapp torna a denunciare "gravi disfunzioni organizzative" all’istituto penale per i minorenni 'Ferrante Aporti' di Torino, già al centro di polemiche nei mesi scorsi per presunte "inaccettabili violazioni dei diritti delle lavoratrici", tra cui "il trattamento delle lavoratrici in stato di gravidanza, gestito in modo inadeguato, con impieghi nel servizio operativo".
In un nuovo esposto urgente inviato al Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, il sindacato segnala che dopo il trasferimento del direttore le funzioni di vertice sarebbero"esercitate de facto, se non per espressa designazione" dal comandante del reparto di polizia penitenziaria, che"sottoscrive gli atti con la qualifica di dirigente delegato",i in assenza di "una formale attribuzione da parte degli organi competenti".
L'Osapp segnala un "potenziale vulnus giuridico", ricordando che "non esiste alcuna norma che consenta a un appartenente al corpo di polizia penitenziaria di svolgere le funzioni di direttore di un istituto penitenziario, neppure in forma provvisoria".
Nel mirino anche singoli provvedimenti: "la pubblicazione del piano ferie natalizio con un terzo turno anomalo dal 6 al 16 gennaio 2026" e "l`assegnazione di un sovrintendente capo all’Ufficio Matricola senza una regolare procedura, nonostante limitazioni sanitarie che gli impedirebbero contatti con i detenuti". Il sindacato chiede di verificare "la legittimità dell`esercizio delle funzioni di direzione", la "validità degli atti adottati" e la "compatibilità sanitaria" dell’assegnazione. L’Osapp segnala infine che lo stesso comandante "risulterebbe essere anche direttore dell`Area sicurezza del Centro giustizia minorile, assommando tre funzioni tra loro incompatibili, con il paradosso che il controllato risulta essere anche colui che controlla se stesso".