La Global Sumud Flotilla, la missione internazionale che tenta di portare aiuti umanitari a Gaza via mare, è stata nuovamente presa di mira nella notte tra martedì 23 e mercoledì 24 settembre. Secondo quanto riferiscono gli attivisti, almeno cinque imbarcazioni sarebbero state attaccate con droni e bombe sonore mentre si trovavano in acque internazionali a sud di Creta.
L’allarme è scattato all’1.45, quando la barca Zefiro è stata colpita. Testimoni parlano di droni, spray urticante e quattro esplosioni che hanno danneggiato un sostegno dell’albero. Poche ore dopo, intorno alle 3, un nuovo raid ha interessato la Morgana, imbarcazione sulla quale viaggia la portavoce italiana della Flotilla, Maria Elena Delia: la randa, la vela principale, è stata danneggiata. Attaccata anche la Taigete, che non avrebbe riportato danni.
Gli attivisti denunciano in totale 13 esplosioni e il sorvolo continuo di oltre 15 droni sulla nave Alma nelle ultime 24 ore. “Abbiamo subito interruzioni delle comunicazioni e rischi per l’incolumità delle persone a bordo”, hanno scritto in una nota, parlando di “una campagna di intimidazioni e disinformazione condotta da Israele per screditare la missione e mettere in pericolo 500 civili inermi che cercano solo di consegnare cibo e medicinali a Gaza”.
Non risultano feriti, ma i partecipanti valuteranno i danni alla luce del giorno. “Qualsiasi attacco alla missione costituirebbe un crimine di guerra e contro l’umanità”, afferma la Flotilla, che ha chiesto l’intervento dei governi, anche con una scorta navale o osservatori diplomatici, e l’apertura della questione in Assemblea generale ONU.
L’attivista tedesca Yasemin Acar ha confermato che “tra 15 e 16 droni” hanno preso di mira almeno cinque imbarcazioni. “Non abbiamo armi, non rappresentiamo una minaccia per nessuno”, ha dichiarato in un video su Instagram.
Sulla stessa linea l’inviata ONU per la Palestina, Francesca Albanese, che su X ha denunciato “sette attacchi con bombe sonore e razzi esplosivi” e la possibile irrorazione di “sostanze chimiche sospette” sulle navi.
Partita da Barcellona a inizio settembre, la Global Sumud Flotilla è composta da 51 imbarcazioni con a bordo attivisti provenienti da 45 Paesi, tra cui l’ambientalista Greta Thunberg. Israele ha già annunciato che impedirà alla missione di raggiungere Gaza, consentendo al massimo l’attracco ad Ashkelon.
La Flotilla, che aveva già denunciato due attacchi con droni al largo di Tunisi, è la terza missione via mare bloccata in pochi mesi: in giugno e luglio analoghi tentativi erano stati fermati. Intanto la popolazione di Gaza continua a vivere sotto un blocco che dura da quasi due anni, mentre le Nazioni Unite hanno dichiarato lo stato di carestia lo scorso agosto.