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Cronaca | 22 settembre 2025, 19:40

Champdepraz, gestione della pesca nello Chalamy: la Corte dei conti avvia accertamenti

Champdepraz, gestione della pesca nello Chalamy: la Corte dei conti avvia accertamenti

La gestione del diritto di pesca nel torrente Chalamy, a Champdepraz, entra nel mirino della magistratura contabile. Sul caso, infatti, la Corte dei conti ha aperto accertamenti per verificare eventuali irregolarità nella catena di atti amministrativi che hanno accompagnato la vicenda.

Tutto ruota attorno al progetto europeo Life GrayMarble, che dal febbraio 2021 prevede il divieto di pesca nello Chalamy per circa sette anni, con l’obiettivo di tutelare la trota marmorata autoctona. L’accordo con la Regione fu sottoscritto dalla vicesindaca Lucia Bertorello, ma la firma non sarebbe stata supportata da una delibera di Giunta e il documento non risulta protocollato negli archivi comunali, rendendone difficile la tracciabilità.

Nonostante il divieto, pochi mesi più tardi – ad aprile 2021 – il Comune deliberò di affidare il diritto esclusivo di pesca a un operatore privato. La convenzione, siglata il 17 giugno 2021 con un’ATI formata dall’Associazione Amici della Pesca e dall’Hotel Parc Mont Avic, stabiliva un corrispettivo annuo di 4.500 euro e copriva quasi tutto il torrente, entrando in conflitto con il divieto già in vigore.

La sovrapposizione tra divieti e concessioni, unita a firme prive di chiaro supporto deliberativo, ha spinto soggetti istituzionali a segnalare la vicenda non solo alla Procura ordinaria, ma anche a quella contabile. Ed è proprio quest’ultima che, nelle ultime settimane, ha avviato verifiche sulla gestione dell’intera procedura.

Il caso non ha soltanto risvolti giuridici, ma incide anche sul piano economico e operativo per il Comune e per gli operatori locali. La trasparenza amministrativa e la salvaguardia dell’ambiente ai piedi del Mont Avic restano i punti cruciali di un dossier che, da vicenda politico-amministrativa, rischia ora di trasformarsi in un procedimento giudiziario a pieno titolo.

red.laprimalinea.it