Cronaca | 05 agosto 2025, 19:32

Dermatite nodulare contagiosa, in arrivo i vaccini

Pubblichiamo integralmente la nota stampa dell'Amministrazione regionale in merito alla campagna di prevenzione che prenderà avvio venerdì 8 agosto

Dermatite nodulare contagiosa, in arrivo i vaccini

L’assessorato regionale della Sanità, Salute e Politiche sociali, rispetto a quanto riportato nella lettera aperta che alcune forze politiche hanno diretto al Governo regionale e all’Azienda Usl sul tema della Dermatite nodulare bovina, coglie l’occasione per sintetizzare l’azione di condivisione e trasparenza con tutti i soggetti coinvolti che ha contraddistinto l’azione nel gestire questa maledetta nuova malattia che colpisce i nostri bovini.

È dal mese di giugno, con le prime notizie pervenute in merito ai focolai sviluppatisi in Francia, dei quali abbiamo sin da subito dato notizia al ministro della Salute, che è continuo l’impegno quotidiano nell’attivarsi rispetto all’evolversi dell’epidemia. In tal senso -evidenzia l’assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Carlo Marzi - abbiamo immediatamente scritto al Ministero per velocizzare le richieste di reperimento e fornitura dei vaccini. Inoltre, attendiamo che il Ministro della Salute riscontri in merito alle due lettere che abbiamo inviato, di cui sono a conoscenza anche i Parlamentari valdostani, con le quali abbiamo chiesto, oltre che di ottenere quanto prima le 40.000 dosi di vaccino per procedere il prima possibile con il piano vaccinale, la possibilità, proprio grazie al piano vaccinale, di ottenere deroghe all’abbattimento totale in caso di eventuale focolaio.

Infatti, come riportato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), la vaccinazione è ad oggi lo strumento che ha l’impatto maggiore nella riduzione della diffusione del virus LSD rispetto a qualsiasi politica di abbattimento. Quindi, una vaccinazione applicata ed estesa in modo uniforme sul territorio valdostano che raggiunge il 95% degli allevamenti vaccinati, con il 75% degli animali vaccinati effettivamente protetti, riduce il rischio consentendo di chiedere deroghe per poter evitare l’abbattimento totale della stalla/stabilimento.

La Dermatite Nodulare Contagiosa ricade nelle malattie elencate nella categoria A secondo la normativa europea, per le quali, essendo malattie non presenti in Europa, è necessario adottare immediatamente misure di eradicazione totale che prevedono l’abbattimento non solo dei capi contagiati ma dell’intera stalla/stabilimento a cui essi appartengono, esattamente quanto oggi drammaticamente sta succedendo nella vicina Francia.

Il 18 luglio scorso, i due assessorati coinvolti (Sanità e Agricoltura ndr) hanno incontrato rappresentanti del mondo sanitario, allevatoriale e della trasformazione lattiero-casearia, per un confronto diretto a fronteggiare tempestivamente e in modo condiviso l’emergenza sanitaria. Nel corso dell’incontro - riferisce l’Assessore - ci è stato chiesto di attivarci con il Ministero affinché questi si facesse parte attiva con l’Unione Europea, unico soggetto deputato per far arrivare al più presto i vaccini nella nostra regione, in quanto la vaccinazione, come già richiamato, è ad oggi l’unico strumento previsto che, a titolo preventivo, può ridurre il rischio di dover ricorrere all’abbattimento totale di tutti i bovini presenti in una stalla/stabilimento in caso di un eventuale focolaio.

All’incontro hanno partecipato rappresentanti di Terra Viva Liberi produttori agricoli Valle d'Aosta, Coldiretti Valle d’Aosta, Confederazione Italiana Agricoltori, Confagricoltura della Valle d’Aosta, AREV Association Régionale éleveurs valdôtains, ANaBoRaVa Associazione nazionale allevatori bovini di razza valdostana, Consorzio produttori e tutela DOP Fontina, Association Régionale Amis Batailles de Reines e Associazione Compagnons Batailles de Moudzon. All’incontro erano altresì presenti la Veterinaria regionale e i rappresentanti delle Strutture regionali competenti, per l’azienda USL, il Direttore generale, il Direttore dell’Area della prevenzione e i Veterinari delle Strutture Igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche, Igiene della produzione, trasformazione, conservazione alimenti di origine animale e Sanità animale, nonché il Direttore della Sezione di Aosta con annesso CeRMAS dell’Istituto Zooprofilattico Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e il Presidente dell’Ordine dei Medici veterinari della Valle d’Aosta.

Come da impegni assunti, sono state trasmesse, il 22 luglio u.s, alle associazioni a vario titolo coinvolte, le indicazioni sulle buone prassi da rispettare nei territori liberi le quali, oltre a prescrivere la riduzione al minimo delle movimentazioni e l’aumento delle misure di biosicurezza, sottolineano l’importanza che ogni allevatore esegua, di propria iniziativa, l’applicazione dei trattamenti insetticida a tutela dei capi di bestiame. Successivamente, il 24 luglio u.s., è stato inoltrato il Provvedimento Dirigenziale di istituzione della zona di sorveglianza che riporta le misure di controllo (divieti, deroghe e autorizzazioni) da applicare nei comuni interessati. In tale comunicazione si dava già evidenza dell’avvio di una campagna vaccinale dedicata quale principale e solo strumento per tutelare il nostro prezioso patrimonio zootecnico, costituito da razze bovine autoctone di elevato valore genetico e culturale.

L’impegno dei soggetti coinvolti è proseguito con la costituzione di un’unità di coordinamento dedicata che si è riunita in data 25 luglio 2025 per l’organizzazione del piano vaccinale e che quotidianamente porta avanti le proprie attività con continuità e impegno. Trattandosi di una malattia Extra-Europea, le tipologie di vaccino sono scelte dall’Unione Europea, che ne sostiene anche direttamente e totalmente i costi. I vaccini partono dal Sudafrica e abbiamo avuto conferma che il volo ad essi dedicato è previsto atterri all’aeroporto di Milano Malpensa entro venerdì 8 agosto.

L’obiettivo condiviso è quindi quello di vaccinare, entro un massimo di 60 giorni, l’intera popolazione bovina regionale oltre a bovini piemontesi che si trovano nei nostri alpeggi, pari a circa 38.000 capi totali. Tale misura è stata ritenuta dal CeSME (centro di referenza nazionale per le malattie esotiche) funzionale all’obiettivo di contenere la malattia, limitandone la diffusione nel territorio regionale e nazionale. Per raggiungere l’obiettivo previsto, come già reso noto, sono state organizzate delle équipes di veterinari dell’Azienda USL e dall’ ANaBoRaVa, con il supporto del Corpo Forestale, dell’AREV, dell’IAR e della Protezione civile, rinnovando una collaborazione preziosa proprio come già avvenuto per la campagna vaccinale contro la Bluetongue.

Allegati:

indicazioni di buone prassi a fini preventivi

disposizioni misure di controll

 

info Regione VdA