Cronaca | 05 luglio 2024, 15:14

Condannato per l'aquila nazista sul cancello, assolto per i whatsapp negazionisti agli amici

Condannato per l'aquila nazista sul cancello, assolto per i whatsapp negazionisti agli amici

Con sentenza irrevocabile, la Suprema  Corte di Cassazione ha parzialmente riformato la sentenza emessa dall'Appello del tribunale di Torino ovvero ha ridotto da cinque a quattromila euro la multa nei confronti di Fabrizio Fournier, 60 anni, di Saint-Vincent, accusato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa.

Il 7 luglio del 2021, Fournier era stato condannato dal giudice monocratico del tribunale di Aosta Maurizio D'Abrusco a risarcire anche le parti civili: 20 mila euro alla Comunità ebraica di Torino, 10 mila euro alla Regione Valle d'Aosta e 5 mila euro all'Anpi. La Cassazione ha anche condannato l'imputato a rifondere circa 10.000 euro di spese legali sostenute dalla comunità ebraica in Italia, costituitasi parte offesa nel procedimento.

Su due cancelli di accesso alla propria casa - affacciati su una strada pubblica - il valdostano aveva fatto installare un'aquila nazista e dei triangoli in metallo del tutto simili  a quelli cuciti sulle divise degli internati. Era poi stato accusato di aver pubblicato su Facebook e Whatsapp dei video e messaggi con contenuti negazionisti. Per la pubblicazione di questi messaggi, l'imputato è stato assolto "perché il fatto non sussiste".

pa.ga.