Il Bastone di Asclepio | 09 gennaio 2024, 06:40

Neuroni e allattamento - Parte I

Il viaggio verso la salute inizia da una goccia di latte

Photo Credtits: UniversoMamma

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Consuelo Puxeddu e Nicole Decurti, offrono ai nostri lettori l'estratto del loro libro sul tema dell'allattamento; lo abbiamo diviso in tre parti per darvi appuntamento sulla nostra rubrica 'Il Bastone di Asclepio' dove temi di salute e benessere sono le protagoniste.

https://www.laprimalinea.it/sommario/argomenti/il-bastone-di-asclepio.html 

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"Ora so che l’allattamento non è uno sforzo,

e men che meno un sacrificio che la donna fa

per il bene di suo figlio,

ma una parte della sua stessa vita,

del suo ciclo sessuale e riproduttivo.

Un diritto che nessuno le può togliere.

So che ci sono donne che non vogliono allattare.

D’accordo.

Un diritto non è la stessa cosa di un obbligo. [...]

Non voglio convincere le madri ad allattare,

ma aiutare coloro che vogliono farlo a riuscirci"

Carlos Gonzales

(pediatra spagnolo, fondatore e presidente dell’Associazione Catalana per L’Allattamento Materno)

Neuroni e Allattamento 

L’allattamento rappresenta l’alimentazione naturale per ogni bambino. Ha innumerevoli benefici a breve, lungo e lunghissimo tempo, per la mamma, il bambino, la collettività e l’ambiente.

Perché si è andata a perdere la naturalezza di questo atto fisiologico? Perché bisogna proporre interventi volti a diffondere la cultura dell’allattamento come alternativa alla cultura del biberon?

La medicalizzazione del parto e il forte marketing hanno minato le competenze delle madri nell’allattare i loro bambini, sostenendo il pensiero che l’alimentazione infantile non potesse fare a meno della formula. Tutto questo ha portato le mamme a non ritenersi capaci di accudire i loro figli, a ritenere in qualche modo “maleducato” il gesto di allattare il proprio bambino in pubblico, a dare regole e limiti all’alimentazione con il seno.  Oltre a ciò si è andata, negli anni, a valorizzare l’immagine del bambino alimentato con il biberon a scapito dell’allattamento. Non solo, nei libri e nei cartoni rivolti ad un pubblico infantile l’alimentazione era sempre associata all’utilizzo del biberon.

Come recuperare, a livello di collettività, la consapevolezza che il gesto più naturale per nutrire un bambino è farlo poppare dal seno? E come sostenere le mamme nel riappropriarsi di una loro competenza oramai sopita?

Rifacendoci alla teoria dei neuroni specchio abbiamo ipotizzato che vedere una mamma che allatta crei delle basi motorie nel cervello dei bambini già dalla prima infanzia, che gli permetteranno in età adulta di allattare, se donne, o supportare la compagna, se uomini.

L’allattamento, sempre più evidenze e studi lo dimostrano, è il miglior inizio della vita di un bambino, sia dal punto di vista alimentare, sia dal punto di vista emozionale.  Questo gesto, quando possibile e gradito, non solo racchiude emozioni e benefici ma proprio da questa “goccia di latte”, ha inizio il viaggio che porta ogni individuo verso la salute a breve e a lungo termine.

Il latte materno viene considerato, a livello scientifico e psicologico, un dono dal valore ineguagliabile sia per la mamma che per il bambino. Ipertensione, diabete e obesità sono le patologie cronico-degenerative più comuni nella popolazione italiana; la malattia cardiovascolare che ne consegue costituisce la più frequente causa di mortalità, seguita dalle neoplasie. La nutrizione, in primis l’allattamento, svolge un ruolo protettivo di assoluto rilievo (1).

L’allattamento previene le infezioni intestinali, favorisce lo sviluppo di una buona flora batterica e fornisce al neonato piccole dosi di glutine, provenienti dalla dieta materna, facilitando lo sviluppo di una tolleranza immunologica (2).

Il latte materno è un “tessuto vivente”, un liquido immunologicamente attivo capace di dare al sistema immunitario del bambino allattato segnali sia in termini di “sedazione”, che di “stimolazione” della risposta allergica. Anche se ancora con meccanismi non totalmente noti, l’allattamento, in particolare quello esclusivo, previene le malattie allergiche quali asma, eczema, rinite, allergie alimentari in notevole aumento in età pediatrica (3/4).

La dinamica dell’allattamento, nello specifico, aiuta lo sviluppo della mascella e dei muscoli facciali del bambino, come la lingua e i muscoli del condotto uditivo. Con importanti ricadute circa la riduzione dell’incidenza delle otiti, la protezione contro le carie e la successiva riduzione del rischio di problemi ortodontici, aiuta lo sviluppo del linguaggio e contribuisce a una migliore conformazione della bocca. Una recente meta analisi (5) su più di 20 studi ha indicato che prolungare l’allattamento oltre i 6 mesi previene, nel 14-20% dei casi, la leucemia infantile.

Lo studio ha rilevato che ogni allattamento di una durata di almeno 6 mesi è associato a un rischio inferiore del 20% di sviluppare una leucemia di tipo infantile. Queste evidenze scientifiche sostengono che l’allattamento è una misura di sanità pubblica altamente accessibile e a basso costo che deve essere, di conseguenza, promosso per ridurre l’incidenza delle leucemie infantili senza dimenticare gli indubbi benefici per la salute fisica e psichica di madre e bambino. Per i neonati prematuri, il latte materno rappresenta un vaccino senza rischi. Vi sono evidenze scientifiche inerenti i benefici della nutrizione con latte materno soprattutto nel caso di neonati assistiti nelle Terapie Intensive Neonatali (TIN).

Il latte materno, grazie alle sue proprietà specifiche, riduce in questi bambini il rischio di gravi patologie quali stipsi, enterocolite necrotizzante, meningite e si assiste ad un miglioramento dell’outcome neuroevolutivo (6).

Le evidenze scientifiche a volte, purtroppo, non sono sufficienti a contrastare gli ostacoli che limitano una promozione efficace della nutrizione del neonato prematuro con il latte materno e, quando possibile, il sostegno dell’allattamento. Inoltre, nel 2016 lo York Health Economics Consortium ha elaborato il primo modello economico al mondo per i neonati prematuri e il latte umano[ii]. Alimentando con latte materno una popolazione annuale di neonati prematuri, il Regno Unito potrebbe ridurre i costi sanitari diretti di 30,1 milioni di sterline solo nel primo anno, prevenendo malattie come l’enterocolite necrotizzante, la sepsi, la leucemia e l’otite media.

La Prof.ssa Johnson afferma che lo studio dello York Health Economics Consortium “dimostra senza alcun dubbio che il latte materno è un vaccino, senza effetti collaterali, che protegge il bambino da una serie di malattie devastanti”.

“Se si rendesse disponibile un nuovo vaccino che prevenisse un milione o più di morti infantili all'anno, e che fosse oltretutto poco costoso, sicuro, somministrabile per bocca, e non richiedesse la catena del freddo, diventerebbe immediatamente un imperativo di salute pubblica. L'allattamento al seno può far questo ed altro, ma richiede una sua catena calda di sostegno - e cioè assistenza competente alle madri perché possano aver fiducia in sé stesse e per mostrare loro cosa fare, e protezione da pratiche dannose".

Se questa catena calda si è persa nella nostra cultura, o ha dei difetti, è giunto il tempo di farla funzionare”A warm chain for breastfeeding. Lancet 1994;344:1239-41.

Il latte materno non solo è specie-specifico, ma addirittura individuo specifico, frutto di una selezione millenaria per meglio rispondere alle esigenze nutrizionali, biologiche e psicologiche. Consumato direttamente al seno o offerto dopo essere stato spremuto, rappresenta, con poche eccezioni, l’alimento di scelta nell’età infantile, con importanti effetti positivi sia sulla salute della madre che su quella del bambino, a breve, a lungo e a lunghissimo termine.

Nella donna, allattare, riduce il rischio di cancro del seno del 4,3 % (7) e di cancro dell’ovaio del 24% per ogni anno di lattazione. Questo è spiegato dall’influenza degli ormoni su questi due organi. Nelle donne geneticamente predisposte l’incidenza diminuisce del 45% se vi è la mutazione del gene BRCA1 e fino al 59% nelle donne con altri casi di malattia in parenti strette. L’allattamento aiuta, oltre a ciò, la mamma a riprendersi in tempi più brevi dal parto facilitando l’involuzione dell’utero, altresì, riduce il rischio di emorragia, può prolungare il periodo di infertilità post parto e può aiutare la donna a recuperare il peso precedente alla gravidanza viste le calorie bruciate. L’allattamento crea benefici anche a livello di relazione madre-bambino.

 

 

 

 

 

 Nella foto in alto Nicole con il piccolo Edoardo

 Il contatto con il proprio figlio, intrinseco a questo atto fisiologico, attiva la produzione di ossitocina – l’ormone dell’amore - sostanza che favorisce l’attaccamento precoce nella diade e svolge un’azione antidepressiva nella donna. Inoltre, non bisogna sottovalutare il fatto che la mamma, se allatta a richiesta, si trova a comprendere meglio i bisogni del figlio, rispondendogli in modo adeguato, come sottolineato dalla Dott.ssa Antonella Sagone in occasione della conferenza “La relazione di allattamento: nutrire e accudire”, tenutasi a Roma il 22 gennaio scorso (8).

Il neonato, nel manifestare i propri bisogni, mostra una serie di caratteristiche che costituiscono il suo “temperamento”; queste attivano e regolano l’interazione con la madre ed è il suo modo di comunicare con essa. Il neonato è già in grado, fin da subito, di elaborare le risposte materne (contatti, sguardi, suoni…) e “apprende” che cosa accade nella diade. È in questa comunicazione che affonda le radici lo stile di attaccamento. Attraverso l’allattamento la madre non nutre soltanto il suo bambino, ma favorisce il dialogo degli sguardi che è alla base dei primi apprendimenti (9). 

Esso contribuisce inoltre al miglioramento del clima familiare, in quanto induce una drastica diminuzione del pianto infantile. Difatti l’allattamento è anche una fonte di calore, intimità e contatto, elementi essenziali per lo sviluppo fisico ed emozionale del neonato. Si crea una relazione speciale tra il bambino e la mamma che lo allatta, e si rafforza e si consolida il legame che si era iniziato a creare nel grembo materno (bonding).

La madre acquista sicurezza e fiducia nelle proprie capacità di prendersi cura del neonato.

Infine, l’allattamento ha un impatto ambientale ed economico minore rispetto alla formula: diminuisce l’inquinamento e ha indubbi vantaggi economici sia a livello familiare che comunitario. Visti gli innegabili benefici a livello di salute materno-infantile riduce i costi assistenziali in termini di accessi alle cure ambulatoriali ed ospedaliere di una popolazione più sana. (10)

Per arrivare a tutte queste conclusioni, ci sono voluti tanti anni e molti investimenti (10), ma ancora, nonostante tale sforzo, l’allattamento non viene vissuto come un atto fisiologico e di fondamentale importanza per la salute globale.  

La domanda principale alla quale cerchiamo di trovare una risposta scientifica e, in particolar modo, “culturale” è: perché si è andata a perdere la naturalezza di questo atto fisiologico e l’alimentazione artificiale viene considerata la più accreditata, quando sono evidenti le implicazioni circa la salute di tutti i soggetti coinvolti e gli importanti aspetti psico-fisici collegati all’allattamento?    

A cura di Consuelo Puxeddu e Nicole Decurti

Chi siamo

Nata e cresciuta a Cagliari nel 1976,  ho frequentato la scuola per Ostetricia all'Università di Cagliari terminata dopo 5 anni, nel 2000. Mi sono trasferita  ad Aosta nello stesso anno e ho iniziato a lavorare come infermiera c/o l ospedale U. Parini fino al 2002, anno in cui, vincitrice del concorso pubblico, ho iniziato la professione di ostetrica all'ospedale Regionale Beauregard . Mi sono inoltre diplomata alla Scuola Elementale di Arte Ostetrica nel 2006.Nel 2019, lasciai l ospedale regionale Beauregard per spostarmi sul territorio a seguito del bando di concorso,che vinsi. Attualmente quindi sono ostetrica consultoriale nel distrettto due. Nel 2020 ho conseguito il diploma di "Educatore Sessuale" presso AISPA a Milano. Sono inoltre referente dell'Ospedale Amico Unicef/Oms per il rispetto del Codice Internazionale dei Sostituti del Latte Materno. Sostengo e informo le mamme ogni giorno sul rispetto del Codice Internazionale e sull'Allattamento essendo anche Presidente dell'Associazione Pronto Mamy da diversi anni. Invito  tutte le mamme che lo desiderano a scrivermi e a contattarmi anche tramite il social Fb "allattamento maternoProntoMamy" . Sono autrice di due libri per bambini. "Lina, storia di una goccia di Latte" e "Il canto della Balena Azzurra'.Infine sono autrice di  alcuni articoli pubblicati sulla rivista 'D&D' e 'Il Codice Violato'e collaboro con varie associazioni come volontaria e socia come il 'MAMI' movimento allattamento materno italiano, IBFAN ITALIA'   e 'CiaoLapo'.

Consuelo Puxeddu- ostetrica ,a sn nella foto in basso 

Psicologa clinica, perfezionata in psicologia clinica perinatale sono consulente alla pari per l'allattamento al seno.Seguo percorsi individuali e di coppia di sostegno psicologico, supporto alla genitorialità, crescita personale e di sostegno al lutto perinatale per genitori e operatori sociosanitari.Sono autrice dell'albo illustrato ' Profumo di Neve'.

Nicole Decurti, psicologa a dx nella foto in basso

La redazione de Laprimalinea.it vi invita a seguire la nostra rubrica 'Il Bastone di Asclepio' al fine di trovare una risposta adeguata a questa domanda; risposta elaborata e studiata dall'illustre ostetrica Consuelo Puxeddu e dall'altrettanto illuminante psicologa Nicole Decurti.

Bibliografia

  1. Casazza K, et al., Myths, Presumptions, and Facts about Obesity. The NEW ENGLAND JOURNAL of MEDICINE 2013; 368:446-54;
  2. Silano M, Agostoni C, Guandalini S., Effect of the timing of gluten introduction on the development of celiac disease. World J Gastroenterol. 2010; 16:1939-42.
  3. Fleischer DM, Spergel JM, Assa'ad AH, Pongracic JA., Primary prevention of allergic disease through nutritional interventions. J Allergy Clin Immunol Pract. 2013 Jan;1(1):29-36.
  4. Greer FR, Sicherer SH, Burks AW; American Academy of Pediatrics Committee on Nutrition; American Academy of Pediatrics Section on Allergy and Immunology. Effects of early nutritional interventions on the development of atopic disease in infants and children: the role of maternal dietary restriction, breastfeeding, timing of introduction of complementary foods, and hydrolyzed formulas. Pediatrics. 2008 Jan;121(1):183-91. Review
  5. Breastfeeding and Childhood Leukemia Incidence A Meta-analysis and Systematic Review
  6. OMS/UNICEF: L’allattamento al seno: protezione, incoraggiamento e sostegno. L’importanza del ruolo dei servizi per la maternità (1989), Ginevra
  7. Dati da www.airc.it
  8. Imbasciati A., Dabrassi F., Cena L., (2007). Psicologia Clinica Perinatale. Vademecum per tutti gli addetti alla nascita (genitori inclusi). Piccin. Padova
  9. Manfredi P., Imbasciati A., (2004). Il feto ascolta… e impara. Roma. Borla
  10. Position Statement 2015 SIN, SIP, SIUPP, SIGENP E SIMP. Allattamento al seno e uso del latte materno/umano.

 

 

C.Puxeddu-N.Decurti-red.laprimalinea.it

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