L’inverno omaggia Mary Quant, stilista rivoluzionaria, simbolo della Swinging London e brillante imprenditrice scomparsa qualche mese fa, che ha dato il suo importante contributo alla storia del costume inventando la minigonna.
Per i prossimi mesi, le miniskirt saranno infatti corte, anzi cortissime. Ma non solo! Lo street style impone all’eleganza e al fascino femminile di un capo così sexy un abbinamento classico che si esprime con gli intramontabili mocassini. Se poi vogliamo rivoluzionare le tendenze, basta aggiungere un bel paio di calzettoni di lana pregiata e il gioco è fatto!
Stile disinvolto e sensualità sono la forza di Gucci. La sua combo mocassini e minigonna con logo fanno della donna un angelo leggero, ma al tempo stesso sofisticato. Con una romantica camicetta bianca con fiocco, una mini a campana rifinita in pelle e calzature basse con morsetti equestri, l’outfit è perfetto anche per tutti i giorni!
Con tasca appositamente creata per inserire la mano, complice di un portamento disinvolto, è la versione diValentino. La sua minigonna ha fiocchetti nel lato opposto ed è abbinata a una camicia oversize per un looktotal red. Ai mocassini, Valentino preferisce anfibi neri lucidi a 8 buchi con pennacchi, inserti chic perpermettere alla donna di “volare”.
Con pelle, pieghe e borchie è la miniskirt di Off-White. Un alto e stretto cinturone in vita disegna la silhouette che diventa sempre più sensuale; un attillato maglioncino di lana su cui borchie più piccole lo impreziosiscono. Il mocassino è a collo alto e con un tacco minimo. Lucido e a punta ha una linea estremamente minimal.
Mini cortissima e cappotti XL sono le tendenze stravaganti dei mesi invernali. Quasi a bilanciarsi uno (il corto) con l’altro (il lungo)! Un outfit monocromatico in grigio dove il mocassino classico diventa total white. Il modello si distingue per essere cool e chic al contempo.
Definita tendenza ugly, ma già proposta lo scorso anno, il trio “minigonna, mocassino e gambaletti” ritorna a gamba tesa anche per i prossimi mesi. Lo street style è estremamente semplice e minimalista: maglioncino senza maniche e super miniskirt nera abbinata a gambaletti e mocassini rigorosamente neri.
Per chi non vuole portare calzini o non vuole mostrarli, jeans baggy sono la soluzione giusta. Denim pants dal cavallo basso e ampi sui fianchi cadono sui classici mocassini neri, mettendo in risalto la preziosa fibbia che riprende l’oro degli orecchini. Effetto college è scongiurato grazie alla giacca oversize, sciancrata e aperta.
Only mocassini, i classici dei classici.
Ma attenzione arriva l’accessorio che fa la differenza.
Si sa, le scarpe classiche veicolano uno stile elegante, quasi sofisticato. Se vogliamo dare un segno distintivo e originale al nostro outfit, possiamo aggiungerci un dettaglio che potrebbe diventare anche virale: i calzini, soprattutto colorati. Un connubio elegante e creativo, al tempo stesso!
Se fino adesso la tendenza al classico ha fatto da padrone, l’anticonformismo e il glamour arrivano con la rivoluzionaria proposta di indossarli con la scarpa bassa.
Già Michael Jackson, quando presentò per la prima volta al pubblico il suo “moonwalk” ne indossò un paio tempestati di brillanti per rendere spettacolari i suoi celebri passi all’indietro, simulando così la mancanza di forza di gravità. O ancora, nell’ultimo ballo di Grease, il giovane Danny Zucco infrange la versione total black con calzini total white. Insomma, perché non riproporre lo stile che ha segnato importanti momenti degli anni ’70 e ’80?
Chanel, Gucci, Prada e Miu Miu propongono mocassini classici con logo. Un marchio distintivo per chi li porta, uno stile che non ha bisogno di grandi sofisticazioni. Se vogliamo distinguerci, è sufficiente abbinare calzini bianchi a un capottino short o sotto il ginocchio e il gioco è fatto!
Tra i protagonisti del dettaglio anche i mocassini bicolore, ma questa volta abbinati a calzini neri. Ganni propone una versione bianco-nera, classica ma elegantissima e una variante a tre colori: nero, bianco e azzurro.
Fendi, Gucci e Loewe non rinunciano, invece, alla versione minimal. I mocassini normcore risultano essere il miglior investimento della stagione. Indipendentemente dallo stile, si possono abbinare a qualsiasi look: minigonne, abiti, completi sartoriali o jeans.
Labbra da guardare, da sfiorare e da assaggiare
Labbra idratate o colorate? “Lip tint and treatment in one” è la risposta. Trattamento e colore insieme! Mai fare a meno di uno dei due!
Proteggersi dal freddo autunnale e dal vento tagliente sono le priorità di questi mesi. Precedenza assoluta va data alle labbra, parte più esposta del nostro viso che difficilmente riusciamo a preservare dalle intemperie. Mascherine escluse, ovviamente!
Come fare? … soluzione davvero semplice. Per ridurre gli effetti dell’invecchiamento cutaneo e per contrastare la lassità della pelle senza rinunciare al trucco, bisogna ricorrere a un prodotto che, oltre a regalare luminosità, può curare le nostre labbra: un lip balm a base di peptidi, “messaggeri della bellezza” che stimolano, rimodellano e riparano la cute.
Abbinare “bellezza e cura” è uno degli obiettivi della linea beauty Rhode skin di Hailey Bieber, modella e fondatrice del brand minimal di skincar.
“Peptide Lip Tint” sono trattamenti ricostituenti per le labbra con la formula del Peptide Treatment, ma con una punta di tinta in 4 calde sfumature pensate proprio per i mesi più freddi: Toast, tonalità del rosa naturale Espresso, marrone inteso, Raspberry Jelly, colore di tendenza e Ribbon, piuttosto pop.
A cura di Marisa Gheller
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Chi è Marisa Gheller
Classe 1972, mamma di Samuel Jihoon e moglie di Alfonso che, oltre a fare tagliatelle e pizza per passione, ha la capacità di sopportarmi tutti i giorni. Ho fatto parte delle mitiche 'Frecce rosso e nere', squadra valdostana di velocità su ghiaccio, quando il palaghiaccio di Aosta era ancora scoperto e ci si allenava sotto la pioggia e in presenza anche di 20 cm di neve sul ghiaccio. Da adolescente, mi sono tolta qualche soddisfazione con la squadra femminile valdostana di pallamano che ha militato in serie A e B (ho fatto anche l’allenatrice della squadra maschile dove ho conosciuto mio marito). Poi, gli studi a Chambéry.
Il campus universitario francese mi ha accolto nella squadra ufficiale di Handball e per ben 3 anni di seguito, abbiamo superato i gironi locali, arrivando alle finali nazionali. Lì, non siamo andate oltre l’ottavo posto, ma è stata un’esperienza unica che auguro a tutti i giovani di poter fare. La scelta di rimanere in Valle è stata dettata dal destino. Come nella canzone “Le cose che hai amato di più” di Biagio Antonacci, “… il destino ha più fantasia di noi…” e così è stato per me. Nessun rimpianto, nessun sacrificio, ho lasciato la Danimarca dove lavoravo da mesi e sono rientrata in Valle. Un giorno, dopo diversi anni, quando pensavo di essermi rassegnata ad una vita di coppia, una telefonata mi ha cambiato l’esistenza. Gli occhi a mandorla di mio figlio mi aspettavano a Seoul. E così è iniziata la meravigliosa avventura di mamma. A questo punto, vi chiedere perché mi sono appassionata di moda. Vedere sfilare mio figlio in passerella o in posa dietro a una macchina fotografica mi ha permesso di vivere “quel mondo” da genitore e da giornalista. Spero dunque che, con quella duplice emozione riesca a raccontarvelo!
Marisa Gheller
