Abitare il Benessere | 16 dicembre 2023, 10:00

Un'insolita artista: Natalie Jeremijenko

Originaria di Brisbane, ma residente negli Stati Uniti dagli anni '90, il suo lavoro esplora principalmente l'interfaccia tra società, ambiente, tecnologia e salute; ed è proprio l'ingegnere Andrea Rotta, collaboratore de Laprimalinea.it, all'interno della rubrica 'Abitare il Benessere' a pubblicare uno stralcio del suo libro 'Aria Pulita' dove parla di Natalie

Natalie Jeremijenko

Natalie Jeremijenko

 

Oltre a essere rifugio e scrigno dei beni e degli affetti, la nostra casa può 'curarci'? Addirittura, può 'guarire' alcuni nostri malesseri? Certamente, il benessere domestico o meglio una smart home può largamente contribuire a prevenire e combattere malattie, depressioni, 'stati generali' malsani. Questo è il tema principale della nostra  rubrica Abitare il Benessere, curata dall'ingegnere Andrea Rotta, un autentico esperto di comfort abitativo, un titolato professionista che ha dedicato la propria vita e le proprie competenze allo scopo di far star bene le persone nei luoghi dove maggiormente trascorrono la loro esistenza. 

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L'insolito laboratorio di Natalie Jeremijenko mette l'arte al lavoro occupandosi delle calamità ambientali combinando conoscenze ingegneristiche con arte pubblica e una squadra di volontari. Questi esperimenti di vita reale includono: portare a spasso girini, mandare messaggi ai "pesci", creare giardini intorno agli idranti e altro ancora.

Originaria di Brisbane, ma residente negli Stati Uniti dagli anni '90, il suo lavoro esplora principalmente l'interfaccia tra società, ambiente e tecnologia. Natalie è attualmente professore associato presso la New York University presso il dipartimento di arte visiva, informatica e studi ambientali. Alla NYU ha fondato e dirige la Clinica per la salute ambientale, che sviluppa prescrizioni per i cittadini per riparare gli ambienti locali e coordina diversi progetti che cercano di spostare radicalmente la nostra relazione con i sistemi naturali e altre creature. Questo consistente corpus di opere (tutte precedute dal segno distintivo "X" per il design sperimentale) ha aperto la strada a una forma di arte pubblica che genera azione collettiva e guadagno ambientale misurabile. 

Natalie Jeremijenko crea esperienze socialmente consapevoli che fanno cambiare, sia direttamente che indirettamente. Come direttore della xDesign Environmental Health Clinic alla NYU, aiuta a prescrivere soluzioni sanitarie creative per l'ambiente che vengono svolte da volontari entusiasti. Come professore nel dipartimento di arte visiva della New York University, crea e supervisiona progetti di vita reale per i suoi studenti come HowStuffIsMade (un sito web che descrive come vengono creati gli oggetti di uso quotidiano) e Feral Robots (branchi di cani robot che sono stati hackerati per monitorare l'inquinamento o addirittura agire come etilometro). 

Ha creato un consultorio medico dove le persone espongono le loro preoccupazioni ambientali e lei fornisce una ricetta per migliorare l’aspetto ambientale di cui le persone sono preoccupate, mentre di solito quando qualcuno va in un consultorio medico esce con una ricetta di prodotti farmaceutici.

La sua idea è quella di ridefinire ciò che è la salute.

Infatti partendo da una citazione di Ippocrate [1]: "La parte più estesa dell'anima è all'esterno del corpo, il trattamento di ciò che sta all'interno richiede il trattamento di ciò che sta all'esterno". 

Possiamo quindi attingere dalla saggezza greca per ridefinire i termini della questione che chiamiamo “salute”: siamo abituati a pensare che la salute è una questione interna, individuale, farmaceutica e questo è un errore.

Uno studio del Prof. Philip J. Landrigan epidemiologo, pediatra americano e uno dei principali sostenitori al mondo della salute dei bambini, riporta che la maggior parte dei problemi di salute riscontrati nei bambini, dai pediatri sono cinque:

  1. Asma

  2. Ritardo dello sviluppo

  3. Aumento di rare forme di cancro sui bambini

  4. Obesità infantile

  5. Diabete

Cosa hanno in comune queste patologie?

È coinvolto l’ambiente.

Non sono più i germi che i dottori sono stati preparati a combattere; questa è una definizione diversa di salute, che ha un grande vantaggio perché è esterna, è condivisa e tutti possiamo fare qualcosa, al contrario della salute interna, predeterminata geneticamente o individualizzata.

Le persone che visitano la clinica della Prof.ssa Jeremijenko, non si chiamano pazienti, piuttosto impazienti, perché sono troppo impazienti per attendere modifiche legislative dai governi, per affrontare le questioni sanitarie locali legate all'ambiente.

Spesso si può incontrare la Prof.ssa Jeremijenko, nel suo ufficio all’interno di una rotatoria, perché come ci spiega: “le rotatorie sono l’espressione di una società che prende micro-decisioni individuali, per il passaggio della propria auto attraverso la rotatoria e rispetto agli incroci con i semafori, produce un flusso più scorrevole e molti meno incidenti. Il semaforo, invece decide lui per te l’azione da compiere, come stare fermo o passare”.

Sostiene quindi che se ognuno di noi prendesse delle micro-decisioni in ambito ambientale, la situazione sarebbe migliore, anziché aspettare ordini dall’alto che non arriveranno mai.

Uno dei suoi esperimenti più interessanti è quello di portare a spasso un girino. I girini poiché hanno dei bio-sensi più sviluppati dei nostri, più sensibili di diverse grandezze rispetto ai nostri sensi, per la rivelazione di inquinamento, rispondendo in un modo biologicamente significativo, a quell'ampia gamma di contaminanti industriali denominati distruttori endocrini o emulatori ormonali. Non è sconveniente portare un girino a passeggio perché nascono un paio di spunti di azione, come per esempio i vostri vicini, che certamente vi chiederanno: "Ma cosa state facendo?" E allora dovete presentare il vostro girino e spiegare cosa state facendo, cioè che nella fase di crescita i girini usano gli stessi ormoni mediati T3 che usiamo noi, e poter avere visione della loro crescita giorno dopo giorno, ci rende consapevoli di quanto inquinamento è presente nell’aria.

E naturalmente questi distruttori endocrini sono strutture molecolari coinvolte nel cancro al seno epidemico, nell'obesità epidemica, nell'abbassamento di due anni e mezzo dell'avvio della pubertà nelle ragazze e altre cose correlate.

Il culmine di ciò, se avete avuto successo nell'allevare il vostro girino, osservando gli eventi comportamentali e di sviluppo, è che potrete portare il vostro girino a fare la conoscenza e potrete discutere i dati che avete raccolto con i vostri vicini.

Cosa sono gli interferenti endocrini?

Sono sostanze di vario genere, così chiamate perché considerate in grado di interagire in vari modi con il sistema endocrino. Sono presenti nell’ambiente e possono essere di origine naturali o prodotti da attività umane.

Spesso mimano l’azione degli ormoni e interagiscono con i loro recettori. Inducono così nell’organismo reazioni che non sono state attivate dagli ormoni la cui azione è stata mimata.

Secondo una classificazione prodotta dall’Unione Europea, gli interferenti endocrini con effetti certi di interferenza col sistema endocrino sono 66, e ve ne sono altri 52 per i quali non esistono prove sufficienti a una classificazione sicura.

Gli interferenti endocrini si trovano nel terreno, nell’acqua, nell’aria e anche nei cibi: la loro vasta diffusione è stata motivo di allarme.

Poiché molti tumori hanno una relazione con i sistemi ormonali, si è ipotizzato che gli interferenti endocrini potessero avere un ruolo in alcuni di essi.

Il rapporto del Comitato nazionale per la bio-sicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita (CNBBSV) della Presidenza del Consiglio suggerisce che vi possa essere una possibile interazione tra interferenti endocrini e sistemi ormonali maschile e femminile, ma i dati ottenuti dagli studi negli esseri umani sono ancora insufficienti per pronunciarsi.

Cosa sono il sistema endocrino e i suoi interferenti?

Il sistema endocrino è un insieme di ghiandole e cellule che producono ormoni e li rilasciano nel sangue. Tramite la circolazione sanguigna gli ormoni raggiungono i tessuti e gli organi in ogni parte del corpo. Il sistema endocrino controlla la crescita, lo sviluppo sessuale, il sonno, la fame e il modo in cui l’organismo utilizza gli alimenti. Ne fanno parte, per esempio, gli organi che rilasciano gli ormoni sessuali che regolano il ciclo femminile, e il pancreas endocrino che produce l’insulina, l’ormone che mantiene nei limiti i livelli di glucosio nel sangue.

In genere gli interferenti endocrini sono classificati in tre categorie, a seconda della loro azione:

  • alcuni mimano gli ormoni, dando luogo a una stimolazione in eccesso. Per esempio alcuni possono riprodurre gli effetti degli estrogeni, gli ormoni sessuali femminili, degli androgeni, gli ormoni sessuali maschili, e degli ormoni tiroidei.

  • Altri si legano a recettori all’interno di una cellula, impedendo il legame con l’ormone endogeno. Esempi in questo senso sono gli anti-estrogeni e gli anti-androgeni.

  • Altri ancora interferiscono con la produzione o il controllo dell’uso di alcuni ormoni, per esempio alterando il metabolismo del fegato.

Dove si trovano gli interferenti endocrini?

Gli interferenti endocrini si trovano nel terreno, nell’acqua, nell’aria e anche negli alimenti. Per questa distribuzione ubiquitaria, hanno suscitato allarme e il sospetto che possano avere effetti negativi sulla salute, aumentando il rischio di cancro e di altre malattie.

Segue la lista dei principali interferenti endocrini stilata dall’Unione Europea, con l’indicazione delle fonti in cui si trovano:

  • idrocarburi policiclici aromatici: presenti nei gas di scarico, nel fumo di sigaretta ma anche nella carne alla griglia e nei prodotti alimentari affumicati;

  • benzene: si può formare nei gas di scarico e nelle sigarette, negli incendi boschivi e nei residui agricoli;

  • diossina: nella combustione di rifiuti, soprattutto plastici; i prodotti più esposti al rischio di contaminazione da diossina, che è liposolubile, sono il burro e i pesci grassi, il latte e i suoi derivati;

  • ftalati: nel PVC, nei cartoni per cibo da asporto ma anche negli smalti per unghie, negli adesivi e nelle vernici;

  • perfluorato: in materie plastiche, carta, fibre tessili e pellame, schiume antincendio, cosmetici, casalinghi;

  • bisfenolo A: in giocattoli, bottiglie, attrezzature sportive, dispositivi medici e odontoiatrici, lenti per gli occhiali, supporti ottici, elettrodomestici, caschi di protezione, rivestimento di lattine per alimenti e bevande;

  • octilfenolo e nonifenolo: ne sono state trovate tracce in alcuni tipi di pesce pescato nel Mar Tirreno; è presente nei detersivi, nei prodotti di pulizia eliminati con le acque di scarico, nei cosmetici;

  • policlorobifenili: in prodotti da processi industriali, si trovano principalmente in latte, burro, uova, pesce;

  • alchilfenoli: in shampoo, cosmetici, spermicidi, detergenti, prodotti ortofrutticoli o confezionati in plastiche e pellicole;

  • tributiltina: in pesticidi, conservanti per il legno e i tessuti, sistemi di condizionamento dell'aria;

  • acido perfluoroctanico: in teflon, pentole e padelle anti-aderenti.

Avere dei sospetti sulla base della distribuzione e dei meccanismi d’azione non basta però a capire se il rischio per la salute sia reale. Per questo occorrono osservazioni epidemiologiche negli esseri umani, in grado di dimostrare che le persone esposte agli interferenti endocrini si ammalano più delle altre.Tuttavia studiare gli effetti degli interferenti endocrini dal punto di vista epidemiologico è particolarmente complicato poiché le sostanze sono molto numerose e varie, e possono interagire tra loro; inoltre ne siamo quasi tutti esposti, quindi è pressoché impossibile studiare per confronto un gruppo di controllo di persone non esposte.

Per queste ragioni al momento non esistono né studi, né risultati su cui basare conclusioni attendibili. 

Il Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita (CNBBSV) della Presidenza del Consiglio (un’istituzione di consulenza scientifica al servizio del governo italiano) ha prodotto recentemente un rapporto che analizza lo stato delle conoscenze in materia e che rappresenta, al momento, il documento italiano più completo sul tema.

È bene ricordare che gli interferenti endocrini sono soggetti anche al regolamento CE n.1907/2006 (regolamento REACH) che governa la commercializzazione delle sostanze chimiche in Europa e che valuta i potenziali rischi.

La Commissione europea ha inoltre adottato la Comunicazione n. 350/2016 che contiene i criteri per definire una sostanza come potenziale interferente endocrino. [Fonte AIRC]

Cosa sono gli ormoni mediati T3?

Sono necessari per lo sviluppo del sistema nervoso centrale nel feto e nelle fasi postnatali 

Importanti effetti sui processi di differenziazione cerebrale, in particolare su sinaptogenesi, crescita dei dendriti ed assoni, mielinizzazione e migrazione neuronale (prime settimane di vita). 

Sono necessari per lo sviluppo dello scheletro fetale.  

Sono indispensabili per la maturazione dei centri epifisari di crescita (disgensia epifisaria). 

Sono indispensabili per il normale accrescimento corporeo nel bambino, e la maturazione dei vari apparati, soprattutto quello scheletrico. 

Azione termogenetica. 

Effetti sul metabolismo glucidico. 

Lipolisi e lipogenesi

Sintesi proteiche. 

Effetti sul sistema nervoso centrale. 

Effetti sul sistema cardiovascolare.

[Fonte my-personaltrainer]

Un altro interessante esperimento fatto dalla Prof.ssa Jeremijenko, è stato fatto sui topi che ad oggi sappiamo che hanno per il 98% il nostro stesso DNA. In realtà da poco tempo recentemente un gruppo di 30 scienziati ha presentato al museo delle scienze di Londra, una nuova mappa del Dna umano. La nuova "cartina" chiamata Encode, definita dagli studiosi "l’enciclopedia del genoma umano", ha rivelato uno scenario sul patrimonio genetico dell’uomo più ricco e complesso di quello che si immaginava fino a un decennio fa. Il team di scienziati spiega che non è il singolo gene, ma la loro rete che rende il genoma umano dinamico.

Se i topi sono “simili” all’uomo ancora meglio lo sono come modelli di salute ambientale, poiché non solo condividono la stessa biologia come mammiferi, ma condividono in molto anche la nostra dieta. Condividono i nostri fattori di stress ambientale i livelli di amianto e i livelli di piombo, e tutto ciò a cui siete esposti. E sono, geograficamente più limitati di noi, perché voi non sapete se siete stati esposti a contaminanti organici persistenti a casa, o al lavoro o da bambini. I topi sono un'ottima rappresentazione. 

L’esperimento condotto è il seguente: sono state preparate delle trappole con antidepressivi, zuccheri, vodka, gin, acqua… e loro si sono serviti da soli consumando ognuna di queste sostanze che utilizza anche l’uomo per combattere lo stress, a seconda del tipo di sostanza consumata abbiamo potuto definire il tipo di stress a cui la cavia è stata sottoposta.

Qualunque cosa facciate per migliorare la qualità dell’aria o dell’acqua, ne beneficeranno anche le cose o animali che vivono o condividono il vostro spazio. Molti sono preoccupati per l’acqua e allora abbiamo dato una ricetta per creare degli spazi verdi di fronte agli idranti che ci sono sulle strade, dove non si può parcheggiare: in quello spazio è stato rimosso l’asfalto e al suo posto è stato creato un piccolo giardino con piante speciali per l’assorbimento di inquinanti.

Perché molto inquinamento è creato dalle acque piovane che scorrono sulle strade e raccolgono tutto il cadmio e le neurotossine espulse dai vostri freni o gli scarti oleosi di idrocarburi, pneumatici ecc. Queste sono piccole possibilità di intercettare i contaminanti prima che le acque scorrono verso i punti di raccolta o viste le piogge ormai tropicali che scendono, che scorrano verso corsi d’acqua o terreni.

Se si crea una zona verde per ogni idrante che c’è in strada, potremmo ridefinire l'emergenza, perché l’aiuola sta filtrando inquinanti e sta anche aumentando il fissaggio di CO2, intercettando alcuni degli inquinanti trasmessi per via aerea. In questo modo si intercettano tutti gli inquinanti creati sulla strada che oggi scorrono verso il sistema dell'estuario: piccole azioni per migliorare la salute ambientale locale, fatta sempre da volontari.

 

 

La crisi ambientale che oggi ancora dobbiamo affrontare è dentro di noi, perché oggi non sappiamo cosa fare. Sappiamo che c’è un’emergenza, ma siamo in un certo senso bloccati, perché aspettiamo che sia qualcuno a dirci cosa dobbiamo fare.

La guerra ha mosso le coscienze di molte persone che si sono mobilitate per costruire rifugi antiatomici che sono oggi ancora presenti, e per l’ambiente che cosa stiamo facendo?

Come possiamo pensare di costruire rifugi antiatomici per la crisi climatica?

Sono stati fatti degli esperimenti creando dei canali di aria lungo le superfici dei grattacieli che raccolgono l’aria inquinata dal basso e la fanno salire naturalmente dove alla sommità è presente un filtro per recuperare il 95% del nerofumo presente nell’aria, prodotto dalla cattiva combustione.

In questo modo si recuperano sostanze inquinanti che possono essere usate per fabbricare matite e si pulisce l’aria delle città utilizzando i grattacieli.

           

La denuncia della Prof. Natalie Jeremijenko è che ci manca l’immaginazione per trovare soluzioni al problema dell’inquinamento delle nostre città e del nostro pianeta.

Io mi auguro che la lettura di questo libro, possa far nascere in te, lettore sensibile ai cambiamenti climatici e alla qualità dell’aria indoor,la volontà di compiere qualche azione per migliorare questo pianeta, l’ambiente in cui vivi e la tua qualità della vita e delle persone che ami.

NOTE 

[1] Ippocrate di Coo (o Cos, o Kos) 460 a.C. circa – Larissa, 377 a.C. E’ stato un medico, geografo e aforista greco antico, considerato il padre della medicina. Egli rivoluzionò il concetto di medicina, tradizionalmente associata con la teurgia e la filosofia, stabilendo la medicina come professione. In particolare, ebbe il merito di far avanzare lo studio sistematico della medicina clinica, riassumendo le conoscenze mediche delle scuole precedenti, e di descrivere le pratiche per i medici attraverso il Corpus Hippocraticum e altre opere. [fonte Wikipedia]

Per consultare gli  articoli precedenti cliccate qui https://www.laprimalinea.it/sommario/argomenti/abitare-il-benessere.html 

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Chi è Andrea Rotta?

Torinese d'origine, 51 anni, laureatosi al Politecnico di Torino nel maggio 1998 e iscritto all'Ordine degli ingegneri della Valle d'Aosta dal giugno 1999, Andrea Rotta opera da oltre vent'anni nel campo della progettazione, costruzione e gestione di impianti di climatizzazione con attenzione allo sviluppo delle energie rinnovabili e risparmio energetico.

Più di 200 gli impianti realizzati con tecnologia fotovoltaica, solare termico, pompa di calore, biomassa, cogenerazione. Oggi promuove la costruzione di edifici in bioedilizia e la riqualificazione energetica del patrimonio esistente. Un lavoro che ormai è diventata pura passione nel veder realizzato il sogno della sostenibilità ambientale che da una singola abitazione, come una goccia nel mare, farà la differenza nel nostro futuro e quello delle future generazioni.

Nel 2017 ha scritto il libro 'Era meglio fare l’idraulico!' in cui descriveva le difficoltà nell’iniziare a svolgere la libera professione, sempre alla ricerca di un modo migliore di proporre ai clienti, soluzioni innovative per vivere in comfort. 

L’ingegner Rotta ha più volte sottolineato come sia importante prendere questo problema sul serio. Rotta si occupa, quindi, da molti anni delle energie rinnovabili e soprattutto del risparmio energetico, tanto da aver scritto dei libri in merito, tra i quali i più noti e apprezzati sono 'SmartHome' e 'Aria Pulita', 'Guida sul comfort abitativo' e durante il periodo di quarantena Covid ' Come sanificare' tutti scaricabili gratuitamente sul suo sito https://www.andrearotta.com/ 

Per maggiori informazioni consultare il sito  https://www.andrearotta.com/  e il canale  https://www.youtube.com/channel/UC9sqWNUPfrH_v9GbtsrA3ag 

Tutti i contenuti e gli articoli dell'ingegnere Andrea Rotta sono disponibili nella rubrica 'Abitare il benessere' 

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