Da martedi 28 novembre a venerdì 1 dicembre si terrà nella sede di Saint-Christophe dell'Università della Valle d'Aosta il corso di formazione 'Giovani Ambasciatori della Legalità'.
Promossa dall’Osservatorio regionale antimafia istituito presso il Consiglio Valle e dal Dipartimento di Scienze economiche e politiche dell’ateneo valdostano, l'iniziativa si propone di formare i giovani sulla presenza della criminalità organizzata di stampo mafioso a livello nazionale, internazionale e locale, nonché sulle ricadute economiche, sociali e culturali che tale presenza comporta per il territorio, compreso quello valdostano.
Il corso, della durata complessiva di 30 ore, si rivolge a persone laureate o iscritte a un corso di laurea, di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Al termine i partecipanti potranno assumere il ruolo di “Giovani Ambasciatori della Legalità” durante incontri rivolti agli studenti delle scuole secondarie della Valle d’Aosta. Coloro che raggiungeranno la frequenza del 75% delle attività previste e conseguiranno una positiva valutazione del project work finale potranno acquisire quattro Crediti formativi universitari nel settore scientifico disciplinare M-STO/04 - Storia contemporanea.
Il corso approfondirà le seguenti macro tematiche: dal brigantaggio alle mafie; storia delle mafie italiane; la colonizzazione mafiosa del Nord Italia; le mafie nell'economia legale; mafie e politica: obiettivo enti locali; prevenire le infiltrazioni: il ruolo della pubblica amministrazione; mafia e criminalità organizzata come fenomeno senza confini; lo spettacolo della mafia.Le lezioni inizieranno con un intervento introduttivo di Paolo Gheda, professore di Storia contemporanea all'ateneo valdostano e responsabile scientifico del percorso di formazione, cui seguirà una lezione su rivoluzione, guerra e brigantaggio del XIX secolo che sarà tenuta da Carmine Pinto, professore di Storia contemporanea all'Università di Salerno e studioso della storia del Mezzogiorno.
Nel pomeriggio, la parola andrà alle indagini, grazie alla presenza di testimonial della polizia, dei carabinieri, della guardia di finanza e dell'Ordine degli avvocati.
Il percorso proseguirà fino all'1 dicembre con un approfondimento sulla storia delle mafie italiane che sarà condotto da Vincenzo Ciconte, docente universitario tra i massimi esperti in Italia delle grandi associazioni mafiose e componente del comitato tecnico dell'Osservatorio regionale antimafia. Si parlerà di mafie e criminalità organizzata come fenomeno senza confini con Nicoletta Parisi, professoressa in Diritto e politiche di contrasto alla corruzione interna e internazionale all'Università Cattolica di Milano; dello spettacolo della mafia con Fabien Landron, docente all'Università della Corsica, e con una testimonial della Tgr Valle d'Aosta; di mafia e politica, obiettivo enti locali, con Vittorio Mete, professore di sociologia dei fenomeni politici all'Università di Firenze, e con il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale; del ruolo della pubblica amministrazione per prevenire le infiltrazioni, con Roberto Gerardi, segretario generale della Provincia di Lucca e componente del comitato tecnico dell'Osservatorio regionale antimafia; di colonizzazione mafiosa del Nord d'Italia con Tommaso Pastore, capo della direzione investigativa antimafia del Piemonte, per chiudere con una lezione sulle mafie nell'economia legale con Joselle Dagnes, professoressa di Sociologia dei processi economici all'Università di Torino.