Ambiente | 21 novembre 2023, 12:34

Focolaio di cimurro diagnosticato in alcune volpi in Valle d'Aosta

La malattia colpisce prevalentemente i cani in giovane età e si manifesta con problemi al sistema nervoso (con possibilità di paresi) oppure con complicazioni respiratorie

Focolaio di cimurro diagnosticato in alcune volpi in Valle d'Aosta

La sezione aostana delI'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Piemonte-Liguria e Valle d’Aosta, ha diagnosticato diversi casi di cimurro o 'malattia di Carré', con isolamento del virus, in volpi in parte rinvenute morte e in parte soppresse in quanto defedate e con sintomi clinici della malattia, in vari comuni della Valle d’Aosta. Tutti i soggetti sono risultati esenti da rabbia silvestre.

"La diagnosi dimostra - si legge in una nota - che la malattia è presente sul territorio regionale sin dall’inizio dell’autunno, ma la sua estensione è ancora in via di definizione, in quanto sono ancora in corso degli esami così come l’indagine epidemiologica. E’ importante ricordare che il cimurro è una malattia che non colpisce l’uomo, ma i carnivori selvatici e domestici, e in essi si diffonde per contatto diretto o attraverso le escrezioni urinarie e fecali o le ciotole e il cibo di cani infetti".

Il cimurro colpisce prevalentemente i cani in giovane età e si manifesta con problemi al sistema nervoso (con possibilità di paresi) oppure con complicazioni respiratorie. E’ anche possibile che il cane infettato dal virus non riesca più a fare rientro presso la propria abitazione. E’ una malattia che non va sottovalutata e che può portare a conseguenze gravissime se contratta dall'animale domestico.

"L'unico modo per evitare al cane questa dolorosa patologia è la vaccinazione preventiva -  spiega la Regione .- per questo motivo si consiglia a tutti i proprietari di cani di controllare lo stato vaccinale del proprio animale e provvedere eventualmente alla vaccinazione, a discrezione del medico veterinario curante, in modo da escludere la possibilità di contagio".

Chiunque, inoltre, notasse i sintomi descritti nei carnivori selvatici, che si avvicinano alle case con perdita dell’abituale senso di diffidenza, "è pregato di segnalarlo alla stazione forestale più vicina, così come si invitano i medici veterinari che facessero diagnosi di tale patologia a darne comunicazione alla struttura di sanità animale del dipartimento di prevenzione della Usl VdA".

red.laprimalinea.it

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