Due autentici 'fils du pays' che i successi sportivi, i riconoscimenti internazionali e l'inevitabile notorietà non hanno distolto dalle 'buone pratiche' della comunità di origine. Due campioni formidabili, certamente, animati da una passione autentica, un entusiasmo interiore genuino e saldi valori etici con i quali - cugini di sangue e amici legatissimi - sono cresciuti nell'esempio dei loro genitori.
Organizzata dal Grand Hotel Billia di Saint-Vincent, la settima tappa dell’Aperitivo col Campione ha accolto giovedì 26 ottobre due giovani valdostani pluripremiati dello sci nordico e della corsa in montagna: Federico 'Chicco' Pellegrino e Xavier Chevrier, che si sono 'raccontati' al giornalista sportivo valdostano Luca Casali (nella foto insieme ai due ospiti) di fronte a un pubblico delle grandi occasioni. Come per gli appuntamenti precedenti, in occasione dell’incontro sono stati preparati l’Aperitivo e il Menu del Campione con gli ingredienti consigliati e preferiti dai due atleti ospiti.
Federico Pellegrino, classe 1990, valdostano, fuoriclasse dello sci di fondo è l’italiano più vincente di sempre in Coppa del Mondo dove ha esordito nel 2010 nella sprint a tecnica classica di Drammen; ha ottenuto il primo podio nel 2011 nella sprint a tecnica libera di Liberec e la prima vittoria nel 2014 nella sprint a tecnica libera di Davos. Nella stagione 2015-2016 ha vinto la Coppa del Mondo di sprint. Federico ha preso parte a tre edizioni dei Giochi olimpici invernali, nel 2014, nel 2018 e nel 2022 portando a casa due medaglie d’argento e a quattro dei Campionati mondiali, vincendo una medaglia di bronzo a Falun 2015 nella specialità di sprint a squadre. Ai successivi Mondiali di Lahti 2017 ha vinto la medaglia d’oro nella sprint e quella d’argento nella sprint a squadre. Ancora ai Mondiali di Seefeld in Tirol 2019 ha vinto la medaglia d’argento nella sprint e la medaglia di bronzo nella sprint a squadre. Nella stagione 2020-2021 ha vinto per la seconda volta la Coppa del Mondo di sprint e ai Mondiali di Planica 2023 ha ottenuto la medaglia d’argento nella sprint a squadre.
Xavier Chevrier, coetaneo di Chicco, originario di Nus come il cugino Federico, è un fondista valdostano più volte campione di corsa in montagna. Ha vinto tre titoli nazionali e nel luglio 2017 si è aggiudicato l’oro ai Campionati europei di corsa in montagna, svoltisi in Slovenia. A livello giovanile, sempre nella corsa in montagna, ha vinto il ‘mondialino’ U18, ovvero l’International U18 Mountain Running Cup disputata a Susa nel 2007, per poi diventare campione mondiale under 20 di corsa in montagna nel 2009 a Campodolcino. In carriera ha vestito la maglia azzurra anche nel cross e poi ai Campionati europei di atletica leggera 2016 di Amsterdam, ottenendo il bronzo a squadre nella mezza maratona.
Fin qui il palmarès dei due campioni e qui rimane, perché al microfono di Luca Casali, sia Chicco sia Xavier hanno intrapreso un viaggio nei ricordi personali; hanno parlato perlopiù della loro infanzia, della loro amicizia, della vita quotidiana e dell'importanza di avere attorno a sé persone che ti aiutano a crescere.
Parenti perché cugini, legati da un'amicizia profonda sbocciata quando erano due bambini che facevano 'banda' all'oratorio della chiesa parrocchiale di Nus. Entrambi hanno ammesso che probabilmente oggi non sarebbero quello che sono senza la guida dei loro genitori: saggi, pazienti, complici e 'gendarmi' all'occorrenza. "I valori che mi hanno trasmesso sono quelli in cui tuttora credo" ha detto Chevrier e Pellegrino gli ha fatto eco, ricordando che quanto appreso dai suoi cari non lo ha mai dimenticato: "Il loro esempio è stato fondamentale, imprescindibile".
Accomunati da tante cose, c'è una differenza importante, a livello sportivo, tra Xavier e Federico: il secondo è un professionista a tutto tondo dello sport, il primo corre in modo professionale senza essere un professionista. Chevrier lavora in un negozio di articoli sportivi e questo gli permette di mantenere una relazione con la vita di paese e di perpetrare rapporti umani e modi di vivere con i quali entrambi i due campioni sono cresciuti da ragazzini. Una dimensione 'paesana' (non 'provinciale', che è una cosa diversa) che a Chicco, per sua stessa ammissione, manca molto, soprattutto quando si trova in giro per il mondo. Per ora resta in equilibrio tra l'organizzazione di una vita la più semplice possibile e gli appuntamenti internazionali, "poi quando non mi divertirò più dovrò fare una scelta", ha detto sorridendo.
La passione per lo sport è nata sul campo di calcio: i due cugini giocavano nella stessa squadra e Chicco, in attacco, prometteva bene mentre Xavier correva da una parte all'altra del campo evidenziando già doti di grande corridore. Poi la banda musicale di Nus dove Pellegrino e Chevrier hanno suonato insieme; solo durante il periodo degli studi superiori le loro strade si sono un pochino divise: Xavier ha studiato da geometra, Chicco si è diplomato in scienze applicate. Ma quando, finiti gli studi, hanno ripreso a frequentarsi mentre intanto la loro carriera sportiva iniziava a prendere piede, hanno scoperto che la complicità che li aveva legati da bambini era rimasta pressoché intatta. E gli anni sono passati, con la semplicità e la serietà di due giovani divenuti uomini ancor prima che campioni.
"Il pregio di Chicco è la sua capacità di incastrare tanti appuntamenti e cose da fare in una giornata - ha risposto Xavier alla domanda del giornalista Casali - mentre il suo difetto è...ugualmente la capacità di incastrare tanti appuntamenti in poche ore, perché poi non sempre le cose vanno come vorebbe lui..."; mentre per Pellegrino la miglior dote di Xavier "è quella di avere sempre pronto un sorriso, di cercare e trovare sempre il lato migliore o più 'leggero' e divertente delle vicende umane. Difetti? Non ne vedo...".
Molto simili anche nella vita sentimentale, i due campioni neveun: entrambi hanno compagne che hanno saputo "supportarci e 'sopportarci', mediando la vita in comune con i tanti impegni agonistici e gli allenamenti", hanno detto praticamente all'unisono. Quanto al loro rapporto, Xavier e Chicco oggi continuano a confrontarsi e a scambiarsi consigli, sensazioni, opinioni.
Quanto agli aspetti 'pubblici' della carriera agonistica, Chevrier ha rilevato come, rispetto a Pellegrino, la sua disciplina non essendo olimpica 'fatica' a passare nei servizi televisivi o sui giornali generalisti, a catturare il 'grande pubblico' e magari a trovare nuovi sponsor. Non è un cruccio, per lui, semmai una constatazione. Dal canto suo Chicco ha rilevato che lo stato di salute del Fondo è ancora buono, a livello agonistico 'tira' ancora parecchio e ha un ottimo share televisivo.
Sul loro futuro, tutti e due i campioni non fanno progetti a lunga scadenza e stanno con i piedi nel presente e ben saldi a terra. Ma quando si è così legati alle proprie radici, così ancora carichi di entusiasmo per le cose semplici e di gratitudine semplicemente per la vita, tutto sommato non occorre guardare troppo lontano perché il futuro è già qui.