Un 50enne aostano noto alle Forze dell'ordine per reati contro la persona, è stato arrestato la notte scorsa per maltrattamenti nei confronti della giovane convivente. E' stato posto ai domiciliari, ovviamente non nella stessa abitazione della vittima, ed è in attesa di udienza di convalida del fermo.
E' stato un passante, sentendo urla e rumori sospetti, ad allertare la polizia; agli agenti della Volante giunti sul posto l'uomo si presentato in stato di agitazione e con atteggiamenti aggressivi.
La convivente ha raccontato ai poliziotti di essere stata gettata a terra, calpestata e presa a pugni in testa, botte che le hanno procurato cinque giorni di prognosi.
Due mesi fa, dopo essere stata aggredita in modo altrettanto violento (anche in quella circostanza erano stati i vicini di casa a chiamare il 112) , la ragazza aveva rinunciato a sporgere querela ma poi le violenze, sempre scaturite dalla gelosia morbosa del 50enne, hanno avuto una preoccupante escalation sino all'ultima, brutale aggressione. In realtà, in tre anni e mezzo di relazione, diverse sono state le occasioni in cui l'uomo ha picchiato la giovane, giungendo anche a tentare di strangolarla, circostanza che si concluse con lo svenimento della ragazza.