Il Bastone di Asclepio | 06 marzo 2023, 07:19

Dolcificanti; le bevande zero sono davvero sane e dietetiche?

L' esperta nutrizionista Nicole Boch di Aosta, già ospitata nella nostra testata a dicembre, fornisce in questo articolo consigli preziosi sulle bevande 'zero'

Dolcificanti; le bevande zero sono davvero sane e dietetiche?

Molto spesso i miei pazienti mi dicono: “Bevo tanti caffè ma non metto lo zucchero, uso il dolcificante!”

Dei dolcificanti sappiamo che:       

-non hanno calorie

-hanno un potere dolcificante decisamente (dalle 30 alle 500 volte) superiore al comune zucchero da cucina (saccarosio)         

-vengono utilizzati come additivi e si suddividono in naturali e artificiali.

Cosa, invece, non sappiamo? O meglio, dato che il mercato dei dolcificanti vale la bellezza di 2,1 miliardi di dollari all’anno, che cosa non ci dicono?

1.Studi su animali da laboratorio trattati con alte dosi di dolcificante, hanno dimostrato la correlazione con lo sviluppo di tumori. Sull’uomo l’effetto potenzialmente cancerogeno sembra essere connesso a consumi eccessivi e quindi vengono considerati sicuri nelle dosi raccomandate (che in realtà non esistono).

2.Tutti i tipi di dolcificante alterano il microbiota intestinale nel lungo periodo. Questo significa che favoriscono la crescita di batteri “cattivi” a discapito di quelli “buoni”.

3.I dolcificanti “ingannano il palato ma non la mente”. La mancanza di calorie fa sì, che nei centri cerebrali, non venga attivato il senso di gratificazione. Il corpo percepisce un “falso” senso di dolce perché non accompagnato da calorie per cui il cervello cerca di compensare l’equilibrio aumentando le calorie ingerite e quindi stimolando l’appetito.

4.Sono correlati all’obesità in modo indiretto perché portano a mangiare di più. Il che diventa un problema soprattutto per i bambini che sono naturalmente predisposti alla preferenza per il dolce. Quest’ultima, anche se deriva da alimenti o bevande che non possiedono calorie perché dolcificati, se non tenuta sotto controllo, si trasforma in una sorta di “dipendenza da dolce” che verrà mantenuta anche da adulti portandoli al sovrappeso.

Stati americani con altissima obesità infantile, come Colombia e Messico, hanno l’obbligo di inserire sull’etichetta delle bevande dolcificate un simbolo a forma di ottagono nero che riporta la dicitura: “contiene dolcificanti NON ADATTO AI BAMBINI”.

 

 

In Italia, purtroppo, non ci sono ancora questi claims nutrizionali relativi al consumo di dolcificanti soprattutto nelle fasce di età più basse.  

Un’ultima interessante riflessione:

-la scelta di un dolce "light" non ne giustifica l’eccessivo consumo. Anche se privo di zuccheri il dolce rimane un dolce anche se con meno calorie rispetto alla ricetta originale.

Consumare due fette di torta "light" invece di una fetta di torta qualsiasi non corrisponde al medesimo apporto di calorie del dolce che avrei preparato con il comune zucchero da cucina? 

Per concludere, il consumo di edulcoranti non è affatto indispensabile.

Il mio consiglio è quello di non escludere a priori nessun cibo dalla propria alimentazione, compresi gli zuccheri semplici, che in una alimentazione equilibrata sono presenti in quantità inferiore al 15% dell’apporto energetico totale.

A cura della dott.ssa Nicole Boch

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Sono Nicole Boch, Biologa Nutrizionista, ed esercito la libera professione ad Aosta presso lo studio sito in Via Festaz, 74 ad Aosta. A partire dall'ultimo anno di liceo scientifico mi sono appassionata alla biochimica degli alimenti e ho conseguito, nel 2017, la prima laurea triennale in Tecnologie Alimentari presso l'Università degli studi di Torino. Indecisa se continuare il percorso intrapreso, proseguendo come professionista che si occupata dei processi alimentari nel settore industriale, ho maturato l'idea che l'attività di laboratorio non mi permetteva di avere un contatto diretto con le persone e, pertanto, mi sono iscritta e laureata, nel 2019, con votazione 110/110 e lode, in Scienze della Nutrizione Umana presso l'Università degli studi di Pisa.

Nel 2020 ho sostenuto e superato l'Esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione come Biologa Nutrizionista. 

Ho effettuato il mio tirocinio presso il settore di Dietologia e Nutrizione Clinica dell'ospedale Umberto Parini di Aosta affiancando i dietisti nelle attività di reparto e ambulatoriali. Nello specifico ho approfondito casi di malnutrizione, obesità, celiachia, diabete e nefropatie.

Sono particolarmente affascinata dall'aspetto relazionale che si instaura tra professionista e paziente.

Mi piace ascoltare e capire quali sono i motivi per cui i pazienti si rivolgono a me di modo da definire insieme i vari obiettivi da raggiungere nel tempo.

E se desiderate sapere di più sulla mia formazione basta cliccare qui https://www.nutrizionistaboch.eu/ 

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Nicole Boch-red.laprimalinea.it