Tra Cielo e Terra | 29 novembre 2022, 13:25

Il Cielo di Dicembre e il 'Doppio ammasso di Perseo'

Con dicembre inizia l’inverno astronomico con il Solstizio d’inverno che quest’anno si ha il giorno 21 dicembre alle ore 22:48. In questo giorno il Sole, nel suo arco diurno, raggiunge la minima altezza sull’orizzonte, per cui avremo il dì più corto e la notte più lunga dell’anno.

Il Cielo di Dicembre e il 'Doppio ammasso di Perseo'

Nella parte occidentale della volta celeste osserviamo ancora le principali costellazioni autunnali: Andromeda (con la splendida Galassia omonima), Perseo e Cassiopea quasi allo zenit. In questa zona di cielo potremo ammirare, anche con un semplice binocolo, il cosiddetto “Doppio Ammasso di Perseo” – NGC 869/884 – situato a metà strada tra Cassiopea e Perseo.   Nella parte orientale del cielo incontreremo, ben alto sull’orizzonte, un gruppo di stelle ai vertici di un pentagono irregolare: è la costellazione dell’Auriga, la cui stella più luminosa, di tonalità bianco giallastra, è la splendente Capella.

In Auriga si trovano tre ammassi aperti, compresi nel catalogo di Messier:M36, M37e M38, molto cospicui e veramente belli se osservati al telescopio. Se dall’Auriga ci spostiamo verso sud notiamo un’altra stella molto luminosa, di colore arancio: si tratta di Aldebaran, la stella alfa della costellazione del Toro. Un paio di ammassi aperti, composti da stelle giovani, arricchiscono questa zona di cielo: sono le Iadi e le Pleiadi.

Le Iadi, disposte a V a formare la “testa del Toro”, si trovano nei pressi di Aldebaran solo apparentemente, in quanto sono distanti 130 anni luce, il doppio di Aldebaran. Se ne possono osservare cinque o sei a occhio nudo ma, con un telescopio, se ne vedono fino a circa 250.

Le Pleiadi, M45 del catalogo di Messier, sono l’ammasso aperto di giovani stelle più ammirato di tutto il cielo.

A occhio nudo si distinguono sei o sette stelle, dipende molto dalla limpidezza del cielo e dalla propria acutezza visiva; con un medio telescopio se ne possono contare diverse centinaia. Sono stelle bianco-azzurre, molto calde e luminose, nate tutte nel grembo della stessa nebulosa circa 80 milioni di anni fa e distanti circa 400 anni luce.

 

Proseguendo verso sud-est incontriamo un quadrilatero di stelle molto luminose con al centro tre stelle allineate: si tratta della costellazione di Orione, la regina delle costellazioni invernali, visibile da questo mese fino a marzo del prossimo anno. Un po’ più a nord-est troviamo una coppia di stelle luminose facilmente riconoscibili: sono Castore e Polluce, le stelle più luminose dei Gemelli, altra bellissima costellazione invernale.

Più vicino all’orizzonte noteremo un’altra stella ancor più luminosa di quelle appena citate: è Sirio, stella alfa del Cane Maggiore e stella più luminosa di tutta la volta celeste ,che con il suo cangiante splendore identifica l’inverno del cielo boreale. Relativamente i pianeti, Marte in questo mese è all’opposizione rispetto al nostro pianeta, quindi nel momento migliore per la sua osservazione. Da seguire lo spettacolo della sua occultazione da parte della Luna piena all’alba del giorno 8 con inizio alle ore 6.10 circa e termine un’ora dopo con il cielo già chiaro. Finisce invece il periodo di buona visibilità di Saturno e Giove ancora osservabili in direzione sudovest appena dopo il tramonto.

Principali dati astronomici del Sole

– il 18 passa da Ofiuco a Sagittario                                              

– il 1° sorge alle 7.35 e tramonta alle 16.36

– il 15 sorge alle 7.48 e tramonta alle 16.35

– il 31 sorge alle 7.55 e tramonta alle 16.44

Le fasi della Luna

– Luna piena l’ 8

– Ultimo quarto il 16

– Luna nuova il 23

– Primo quarto il 30

 

Fonte: Associazione Astrofili Mantovani

https://www.astrofilimantovani.it/cielo-mese-per-mese/2022-2/ 

 

 

 

red.laprimalinea.it

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