Durante la 56esima Foire d’Été, svoltasi sabato 2 agosto ad Aosta, un episodio in particolare ha suscitato forti perplessità tra gli esercenti del centro storico. In una lettera inviata all’assessore regionale allo Sviluppo economico, Luigi Bertschy; al comandante della Polizia locale, Fabio Fiore e, per conoscenza, all’assessora comunale Alina Sapinet, il presidente di Confcommercio Aosta, Ermanno Bonomi, ha segnalato un intervento ritenuto inopportuno da parte di un'agente della Locale e di due funzionari regionali.
Secondo quanto riferito dal presidente Bonomi, i controlli si sarebbero svolti “con modalità poco educate e intimidatorie”, proprio durante le ore di maggiore affluenza nei pubblici esercizi. I gestori coinvolti, scrive Confcommercio, si sarebbero trovati a dover fronteggiare la rimozione dei dehors sotto gli occhi dei clienti, con evidenti disagi sia operativi che d’immagine.
Ma a preoccupare maggiormente è l’aspetto tecnico della vicenda: “Gli operatori incaricati dei controlli non erano a conoscenza delle disposizioni contenute nella PEC inviata dallo Sportello Unico il 16 luglio”, si legge nella missiva. Secondo tale comunicazione, infatti, andava rimossa solo la parte temporanea del dehors ovvero quella autorizzata in emergenza Covid, mentre le strutture ordinarie potevano restare in uso nel rispetto delle dimensioni autorizzate.
Confcommercio non mette in discussione la necessità dei controlli, soprattutto durante eventi di grande richiamo come la Foire, ma chiede che “vengano effettuati con modalità rispettose e collaborative”. In un momento in cui molte attività economiche faticano a rimettersi in piedi, l’associazione degli esercenti sottolinea la necessità di “supporto e coordinamento tra enti”, evitando ulteriori pressioni su un comparto già provato.
La lettera si chiude con un invito al dialogo per costruire soluzioni condivise che tengano insieme sicurezza pubblica, legalità e tutela delle attività commerciali del territorio.