Sala Gran Paradiso gremita, la sera di venerdì 18 luglio, per il concerto di apertura dell’Ivrea Open Papyrus Jazz Festival, organizzato dal Casino de la Vallée e andato in scena al Grand Hôtel Billia di Saint-Vincent. Sul palco, il Trio Gulliver, formato da Massimo Barbiero (batteria), Maurizio Brunod (chitarra) e Danilo Gallo (contrabbasso), arricchito dalla presenza del sassofonista Roberto Ottaviano, ha presentato dal vivo l’album 'The Billia Session', registrato proprio nella stessa sala durante l’edizione 2024 del festival.
Un ritorno che ha avuto il sapore dell’autenticità e della conferma: il pubblico – numeroso, attento, visibilmente coinvolto – ha risposto con calore a un concerto che ha messo in scena la straordinaria alchimia di un quartetto che fa del viaggio musicale una vera e propria forma di pensiero.
"No War' recitava un cartello appoggiato al leggìo dello spartito. In scaletta, brani originali e rivisitazioni di musiche dalle più diverse latitudini (Grecia, Etiopia, Palestina, Cile, Turchia, Finlandia…), con arrangiamenti che hanno saputo fondere con naturalezza tradizione e modernità, avanguardia e radici popolari, jazz e linguaggi trasversali. Un intreccio di suoni che, come già notava Davide Ielmini, “non si fa, ma si manifesta”: la cifra stilistica del quartetto risiede infatti nella capacità di attraversare le frontiere senza forzature, assorbendole e trasformandole in un’unica visione sonora.
La batteria di Barbiero – motore ritmico e timbrico –, la chitarra visionaria di Brunod, il contrabbasso di Gallo capace di fondere pulsazione e melodia, e il sax di Ottaviano, intenso e dialogante, hanno dato vita a un flusso musicale che ha saputo alternare delicatezza e forza, meditazione e slancio, sorprendendo e conquistando.
Un inizio degno di nota per questa edizione del Papyrus Jazz Festival, che si conferma una delle rassegne più attente alla ricerca e all’identità sonora. Prossimo appuntamento nella stessa sala sarà il concerto di chiusura, in programma il 26 settembre alle ore 21, quando sul palco saliranno gli Odwalla - The World Percussion and Dance, con special guest Baba Sissoko. La formazione Odwalla, nata nel 1989 da un'idea di Massimo Barbiero, è composta esclusivamente da strumenti a percussione. Il gruppo, grazie alla vasta gamma di strumenti utilizzati che amplificano il suo impatto sonoro, è indirizzato verso una ricerca che abbraccia qualsiasi forma musicale, dal jazz alla musica africana, passando per la danza e la musica contemporanea, con un particolare interesse nell'equilibrio tra improvvisazione e composizione.
Unico gruppo in Italia di sole percussioni, presenterà sul palco della Sala Gran Paradiso del Grand Hôtel Billia una performance che, figlia del linguaggio jazzistico e di svariate altre tradizioni musicali, alterna il ritmo a momenti di intensa armonia melodica sviluppati attorno alla marimba di Massimo Barbiero e al vibrafono di Matteo Cigna, con autentiche esplosioni percussive durante le quali, accanto alla voce di Gaia Mattiuzzi e ai due batteristi Stefano Bertoli e Alex Quagliotti con il supporto di Andrea Stracuzzi, risaltano i tamburi dei percussionisti Doudù Kwateh e Cheikh Fall.