Ambiente - 19 novembre 2025, 12:40

Lettera aperta al sindaco di Aosta, 'per il verde serve cura'

Lettera aperta al sindaco di Aosta, 'per il verde serve cura'

Una “lettera aperta” indirizzata al sindaco di Aosta, Raffaele Rocco, riaccende il dibattito sulla gestione del verde pubblico in città. A scriverla è il 'Gruppo Alberi' di Legambiente, sensibile al tema della tutela degli alberi urbani, che interviene dopo aver letto le dichiarazioni del primo cittadino, che annuncia la potatura di 140 alberi nel territorio comunale.

I firmatari, che dicono di ricevere segnalazioni periodiche da parte di residenti preoccupati, contestano l’idea stessa di “potatura periodica”, ritenuta una pratica troppo spesso usata in modo improprio. La loro richiesta è prima di tutto semantica, ma non solo: "Il termine 'gestione' va sostituito con 'cura' – scrivono – perché il verde è qualcosa di vivo, non un semplice elemento di arredo urbano".

Secondo la lettera, le potature generalizzate rischiano di diventare “capitozzature mascherate”, con l’asportazione quasi totale delle chiome. Una pratica che, avvertono, costringerebbe le piante a continui sforzi per ricostruire la massa fogliare necessaria alla fotosintesi e all’assorbimento della CO2. "Si pensa di alleggerire e prevenire – si legge – ma la scienza dell’arboricoltura ha dimostrato che queste credenze sono infondate, e che gli interventi mal condotti possono solo peggiorare la salute degli alberi".

Il riferimento non manca a casi concreti: il gruppo cita, come paragone virtuoso, il tiglio di Sant’Orso, “salvo” grazie a un approccio rispettoso, contrapposto invece alla sorte di diversi alberi del Quartiere Cogne, interessati da interventi giudicati eccessivamente invasivi.

Gli autori non negano che, in presenza di problemi strutturali certificati, le potature siano necessarie. Ma proprio per questo chiedono al Comune di Aosta di dotarsi pienamente degli strumenti previsti dalla legge 10/2013: un censimento aggiornato del patrimonio arboreo, un regolamento del verde e un piano del verde che permetta nuove piantumazioni basate su criteri scientifici. Elementi che, sottolineano, "continuano a mancare".

Nel luglio del 2024 due olmi si abbatterono su auto parcheggiate in via Pollio Salimbeni

Nella lettera si sollecita anche la formazione continua degli operatori che intervengono sugli alberi e un investimento dell’amministrazione per potenziare, anche numericamente, gli uffici comunali che seguono il settore del verde pubblico. "Gli alberi – ricordano – sono protettori della nostra salute, la prima difesa contro l’innalzamento delle temperature. Vorremmo vederli pieni di vita, non solo come trofei scenografici", è l’allusione agli abeti esposti vicino al Mercatino di Natale.

Infine, i cittadini annunciano che chiederanno un incontro al sindaco e all’assessore competente per discutere del tema in modo più approfondito e per rilanciare la richiesta di un percorso partecipato, a partire dal censimento arboreo che, evidenziano, “non è ancora nella disponibilità dell’amministrazione”.

pa.ga.

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