Federica Brignone è tornata a infilare i pali. Non in gara, non ancora, ma sugli sci sì, e non è un dettaglio. Sulle nevi di Courmayeur, a casa sua, la campionessa valdostana ha ripreso ad allenarsi in slalom gigante, tappa simbolica e tecnica di un recupero che fino a pochi mesi fa sembrava quasi impensabile.
Le immagini diffuse dalla Federazione italiana sci-Fis mostrano la 'Tigre' finalmente di nuovo in assetto gara, seppur in un contesto controllato. Un segnale forte, arrivato dopo che la stessa Brignone, il giorno di Natale, aveva lasciato intendere sui social che i pali erano tornati stabilmente nel programma di allenamento: 'Slalom gigante sul menù di Natale', aveva scritto da Courmayeur. Pochi giorni prima, in un’intervista al Coni, aveva parlato apertamente di rientro: "Mi sento bene, ho voglia di iniziare ad allenarmi sugli sci".
QUI IL VIDEO FIS DI FEDERICA BRIGNONE NUOVAMENTE SUGLI SCI
Parole che raccontano determinazione, ma che non cancellano la realtà di un infortunio tra i più gravi della carriera. La caduta dello scorso aprile le aveva provocato una frattura scomposta pluriframmentaria del piatto tibiale e della testa del perone, oltre a una lesione al legamento crociato. Un quadro clinico che, nell’immediato e per diversi mesi, aveva fatto temere il peggio. Non solo uno stop lungo, ma persino la possibilità di non rivederla più al via ad alti livelli. Timori condivisi anche da chi le è più vicino, a partire dalla madre, consapevole dei rischi legati a un rientro affrettato.
Eppure, per la carabiniera di La Salle, fermarsi definitivamente non è mai stata un’opzione. A 35 anni, fresca vincitrice dell’ultima Sfera di cristallo e già indicata come portabandiera azzurra, ha scelto di provarci fino in fondo. Con una consapevolezza in più: il tempo non è un alleato. L’obiettivo dichiarato resta l’Olimpiade, ma per arrivarci servirà un rientro in gara a tempi record, qualcosa che avrebbe del clamoroso anche per un’atleta abituata a sovvertire i pronostici.
La data cerchiata sul calendario è il 20 gennaio 2026, a Kronplatz, possibile teatro del ritorno agonistico, a meno di due settimane dalla cerimonia di apertura dei Giochi. Una finestra strettissima, che rende ogni allenamento un banco di prova decisivo.
Per ora, però, contano soprattutto quelle prime curve tra i pali di Courmayeur. Non è ancora una promessa olimpica, ma è il segnale più concreto che la sfida è aperta. E che Federica Brignone, ancora una volta, ha deciso di giocarla fino in fondo.




